Alla fine è stato condannato. Giuseppe Ruggirello, consigliere comunale di Trapani, si becca tre anni e tre mesi di reclusione per una vicenda legata ad un giro di prostituzione in città.
Ironia della sorte, il rinvio a giudizio per Ruggirello, funzionario dell’Agenzia delle Entrate, con un ruolo anche nella Figc provinciale, era coinciso con la sua rielezione al consiglio comunale, nel maggio del 2012. Adesso il processo è finito e la sentenza è stata emessa nel pomeriggio di ieri dal Tribunale di Trapani. Ruggirello è stato condannato per concussione e falso nell’ambito di un’indagine su un giro di squillo operante all’interno di due night club del capoluogo. L’esponente politico era infatti accusato di avere occultato gli esiti di un controllo fiscale, eseguito nei confronti del titolare di un’attività commerciale, ottenendo in cambio sostegno elettorale. Gli inquirenti contestavano inoltre a Ruggirello anche di avere fornito al titolare di uno dei due night club notizie su controlli da programmare in cambio di prestazioni sessuali. I giudici hanno però assolto il consigliere da questa accusa. Condannati a due anni di reclusione Giovanni Battaglieri e Maria Bevilacqua. Dieci mesi invece per Arina Vishnevetskaya, nove per Silvia Kopcova e Nicola Ruggirello, figlio del consigliere comunale chiamato a rispondere di falsità ideologica in merito al rilascio di un certificato. Agli ultimi tre è stato concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena. Assolti, invece, Giuseppe Lucchese, titolare di uno dei night club, e Leonardo Gianno, medico del pronto soccorso accusato di falsità ideologica.
L'operazione che ha portato al processo si chiama Matrioska. E' stata condotta dalla polizia nel 2011. Aveva portato all'arresto di sette persone con l'accusa di sfruttamento, falsificazione di documenti propedeutici al rilascio del permesso di soggiorno, tentata estorsione e lesioni gravissime. In quell'operazione Ruggirello era stato messo ai domiciliari.
Il giro di prostituzione coinvolge anche un altro locale, l'Harris, che con il Laguna Blu spartiva modalità e tariffe: i clienti per assistere all'esibizione delle ballerine, avevano l'obbligo di ordinare due bevande ogni dieci minuti, un tempo da Guinness dei primati. Ciascuna consumazione costava non meno di 10 euro, di cui soltanto il 20% andava nelle tasche delle ragazze.
Il conto è presto fatto: ogni cliente sborsava 120 euro l'ora, cifra che consentiva soltanto di assistere alle esibizioni. I rapporti sessuali si pagavano a parte: 50 euro per appartarsi 10 minuti in un camerino; 200 per un rapporto completo in appartamenti messi a disposizione dall'organizzazione. Tra i clienti c'è chi si è rovinato, contraendo debiti fino a 20 mila euro.
La carriera politica di Ruggirello non ha affatto risentito delle sue vicende giudiziarie. Nonostante gli arresti domiciliari del 2011, nel 2012 si è ricandidato ed è stato rieletto: 310 voti. Per lui adesso, in base alla legge Severino, dovrebbe scattare automaticamente la decadenza. Avrà pù tempo per andare al night.