Il consigliere comunale di Trapani di Forza Italia, Francesco Salone diffida il sindaco Vito Damiano: "Non è più rinviabile - dichiara - un intervento di messa in sicurezza della scuola media Buscaino Campo e dell'ex Mattatoio Comunale".
Per Salone, "Lo stato di abbandono dei locali in cui fu ospitata fino a un anno fa la scuola Media Buscaino Campo rappresenta un rischio per il quartiere, oltre che un esempio di colpevole incuria del patrimonio comunale. Ancor più grave le condizioni in cui versa il Mattatoio comunale, i cui magazzini sono stipati di carta, legno e materiali altamente infiammabili alla mercé di chiunque". Salone ha inviato al sindaco, Vito Damiano, una nota di diffida con la quale si chiede un intervento del Comune, entro 15 giorni.
Analoga nota, ancor più dettagliata e corredata di documentazione fotografica allegata, è stata inviata alla Procura Generale della Corte dei Conti "per eventuali rilievi di responsabilità amministrativa e contabile". "Responsabilità che, a mio parere - denuncia Salone - ci sono tutte. I due immobili sono abbandonati a se stessi e campo aperto per chiunque voglia entrarvi. La vicenda della Buscaino Campo è nota. Chiusa per necessità la scuola non solo non è mai stata riaperta, ma è stata lasciata al degrado del tempo e, soprattutto, campo di libero saccheggio per i vandali. Oggi quella scuola rappresenta un pericolo per i ragazzini del quartiere che vanno a giocare al suo interno. Il rischio più alto per i magazzini dell'ex Mattatoio è invece l'incendio. Sono stipati di documenti d'archivio del Comune e, alcuni resi disponibili per l'Ente Luglio Musicale, di vecchie scenografie, teli, legno, sedie in plastica. È di tutta evidenza che tutto è buttato alla rinfusa senza alcuna preoccupazione per la documentazione cartacea, parte della quale ha anche un valore storico, e soprattutto senza preoccupazione delle conseguenze di un potenziale rischio d'incendio".
"È indispensabile - spiega Salone - perché si raggiunga un livello minimo di sicurezza nei due immobili, almeno impedire l'accesso".
"Come in altre occasioni - conclude Salone - questa amministrazione dimostra tutta la sua inadeguatezza e un metodo amministrativo che è quello della navigazione a vista. Non v'è alcuna programmazione neppure per gli interventi di assoluta ordinaria amministrazione come preservare il patrimonio comunale".
"Una presa di posizione strumentale - replica il Sindaco di Trapani, Vito Damiano - perchè Salone sa benissimo che abbiamo fatto tutto il possibile, compreso denunciare gli atti vandalici. Per ragioni economiche non possiamo garantire un servizio di vigilanza privata, ma affidarci ai vigili urbani, che fanno quello che possono".
Sulla sporcizia a Trapani interviene anche il giornalista Salvatore Agueci:
Per amministrare bene una città, soprattutto se è naturalmente votata al turismo come Trapani, non si può fare a meno di creare una cultura al rispetto e all’accoglienza, non solo per i turisti che numerosi si riversano in città e per i numerosi immigrati che ormai sfiorano le 30mila presenze tra regolari, clandestini e richiedenti asilo politico (2.800 circa) ma anche per chi risiede nel capoluogo. Questa forma mentis deve entrare nella vita del trapanese, già dalla scuola primaria, per svilupparsi nel giovane e in ogni cittadino. La scuola, quindi deve fare la sua parte, come la famiglia, ma anche le istituzioni hanno il dovere di controllare e di intervenire quando i cittadini si comportano in modo maleducato e non rispettano la propria città. È sovente trovare per le strade lattine, bottiglie, contenitori per la pizza, scatole di sigarette, mozziconi, erbacce ed escrementi. Soprattutto il Centro storico dovrebbe essere un gioiellino, giacché i turisti, per la breve pausa che fanno a Trapani, non si allontanano molto dal porto; invece non è così. Basta farsi una passeggiatina a piedi e imbattersi, a destra del vecchio ospedale, in una stradina, Via Carlo Guida (dietro S. Rocco), per trovare materiale dismesso e un odore nauseabondo che proviene dall’accumulo di orina (perché i ragazzi la sera, non sapendo dove andare, nonostante nei pressi ci siano bar e pub, fanno i loro bisogni dietro le uniche due porte, ove esiste uno Sportello per gli immigrati e un ingresso a quello che è stato destinato dalla Curia vescovile come Centro per la cultura). A questo si aggiunge l’indecoroso scenario murale fatto da grafiti e da frasi di natura diversa. Ci si chiede: Ma una città cosiffatta è presentabile? Dov’è l’Amministrazione comunale (nessuno vede questo sconcio?) e i vigili, che soprattutto la sera dovrebbero controllare? I mezzi, poi, d’idropulitura dove sono? La disinfestazione non è fatta mai? Sono tutte domande che sono rivolte a chi di dovere e dai quali i cittadini trapanesi, gli operatori sociali e soprattutto la gente che vi abita si aspettano una risposta.