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24/07/2014 11:45:00

Alcamo, parla Vincenzo Renda, il padre del piccolo Lorenz

 Ha deciso di dire la sua Vincenzo Renda, papà del piccolo Lorenz, il bimbo morto in circostanze ancora tutte da chiarire dopo aver ingerito una potente dose di barbiturici, ad Alcamo.  Il fatto è avvenuto il 14 Luglio. Secondo la polizia che ha condotto le indagini, responsabile dell'omicidio sarebbe la la mamma, Aminta Altamirano Guerrero, arrestata per omicidio. La donna si trova reclusa nel carcere di Trapani e continua a dirsi innocente.
Enzo Renda precisa che lui e l'Altamirano non sono stati mai sposati, né in Italia e né in Messico  e che sarebbe stato costretto «a lasciare la propria convivente, in quanto dalla stessa aveva subito, sotto consiglio di persone note a lei vicine, una denuncia per maltrattamenti, la cui fondatezza è ancora tutta da verificare. Aminta, con il suo comportamento aveva, infine, costretto il compagno a separarsi da lei.
Renda sostiene ancora che Aminta non desiderava ritornare in Messico, in quanto aveva manifestato l'intenzione di andare in Germania per raggiungere l'ex convivente, come ha dichiarato il parroco di Santa Maria.
Sull'attività lavorativa che l'uomo svolgeva in Germania dichiara che lui era lì da tre mesi e che sarebbe ritornato il prossimo mese di settembre in quanto il suo contratto di lavoro era stagionale. In Germania - prosegue nella sua lettera Enzo Renda - ho continuato ad assumermi le mie responsabilità di padre inviando ad Aminta soldi per Lorenz e per il suo mantenimento.
L'uomo, inoltre, scrive ancora nella lettera di «avere mostrato preoccupazione per l'instabilità di Aminta, come riportato dalle stesse assistenti sociali nella loro relazione. Se ogni persona, che ha espresso soltanto vergognosi giudizi, avesse fatto bene la propria parte e il proprio lavoro, forse non si sarebbe arrivati a questo tragico epilogo. A pagare è stato un bambino che non aveva bisogno della bicicletta ma, in mancanza di un padre che stava per finire in galera, aveva bisogno di una madre sana e responsabile».
Il pizzaiolo respinge quindi con fermezza le accuse di chi gli rimprovera di non aver avuto le giuste attenzioni per suo figlio. La bara del piccolo Lorenz si trova ancora nella camera mortuaria nell'attesa che Enzo Renda disponga di un loculo.