Sono ancora le casse asciutte e la necessità di fondi a tenere banco nelle stanze della politica trapanese. E’ la questione della Biblioteca Fardellina, a far arrabbiare ancora una volta il sindaco Vito Damiano. La sua protesta contro “il disinteresse della Regione” è stata portatrice di una scia di polemiche e botta e risposta. Gli attacchi ai deputati regionali trapanesi non sono piaciuti a Paolo Ruggirello. La lite è pubblica, e crea la spaccatura. Ruggirello ritira la fiducia al sindaco di Trapani.
“Ammaino la bandiera della regione perchè non mi sento rappresentato”. Tutto è cominciato con la protesta di Damiano contro la Regione e l’ex Provincia, oggi guidata dal commissario Antonio Ingroia, per la situazione in cui versa la Biblioteca Fardelliana. La storica biblioteca trapanese ha bisogno dei 250 mila euro che ogni anno l’ex Provincia girava. Ma questi soldi, che assieme a quelli versati dal Comune, non arrivano. E dal presidente della Regione Rosario Crocetta non arriva nessuna risposta. Ce l’ha con lui Damiano, come ce l’ha con l’ex Provincia e econ il consiglio comunale. “Soltanto vane promesse. Stiamo valutando una proroga dell’esercizio provvisorio del bilancio della Fardelliana collegandola a quella del Comune che potrà essere approvato entro il 30 settembre”, dichiara Damiano. Lo spettro è quello del licenziamento per i 17 dipendenti della Fardelliana: “Questa è l’unica soluzione per evitare che al 31 luglio partano le lettere di licenziamento”. Un intervento di emergenza, lo definisce Damiano, con la Regione che sembra essersene lavata le mani. “Ho chiesto un incontro con Crocetta, ancora non sono riuscito a ottenerlo. Ho solo ricevuto una lettera che ribadisce che i Liberi Consorzi di Comuni devono rispettare gli impegni dell'ex Province. L'ho detto anche a Ingroia, ma non c'è stata alcun cambiamento. Noi riteniamo che l'ex Provincia abbia l'obbligo di fare la sua parte per la Fardelliana”. Il sindaco è “incredulo e arrabbiato” e ha deciso di coinvolgere anche il consiglio comunale chiedendo al presidente Bianco “affiancarmi in questa sfida e nella richiesta di un incontro con Crocetta”.
La situazione finanziaria della Fardelliana, così come quella dell’Ente Luglio e del Consorzio universitario (gli altri enti a cui partecipava la Provincia di Trapani) genera una sfilza di batti e ribatti, con Damiano e il deputato regionale Paolo Ruggirello che non se le mandano a dire. La decisione di Damiano di ammainare la bandiera non è piaciuta al deputato di Articolo 4 che ha annunciato lo stanziamento di 150 mila euro per il Luglio Musicale, come somma all’interno dei trasferimenti alle ex Province. “Venga a dire il sindaco Damiano quando mai è sceso sul campo a tutelare gli interessi dei trapanesi, in quale occasione è venuto a battagliare a Palermo o a Roma per far valere gli interessi della città”, è l’attacco di Ruggirello. “A quale titolo il "professore" Ruggirello dà lezioni di buona creanza e "boccia" la mia decisione?” risponde Damiano. La polemica poi coinvolge anche la questione delle mozioni di sfiducia annunciate nei confronti di Damiano. Per Ruggirello il sindaco “non è una persona consona a rappresentare la città. Fino a oggi il mio gruppo gli ha consentito di restare a galla”. E anche Trapani Cambia non ha gradito la protesta del sindaco, invitandolo ad ammainare anche la fascia tricolore, oltre alla bandiera siciliana. “Inizino a mettere mano al portafogli - è la replica di Damiano. La giunta si è ridotta l'indennità del 30% mettendo 135 mila euro a disposizione della cultura”. E anche il segretario del Pd di Trapani interviene sulla querelle tra Damiano e Ruggirello: "la soluzione migliore che viene in mente al Sindaco è ammainare una bandiera e chiedere una colletta. Dimenticando che un Primo cittadino non ha solo il compito di gestire, ma anche quello di “creare” i presupposti per nuove forme di finanziamento, per nuovi investimenti, per una nuova e migliore gestione delle risorse. Ma forse è chiedere troppo. No, non lo possiamo più sostenere “comandante” cosi. Il PD di Trapani non sta con quest’Amministrazione, e non la vuole più. Ma chi ci sta, e chi la voglia sono il vero mistero contemporaneo". E si preannunciano ore bollenti, con la finanziaria alla Regione che non lascia ben sperare.