Prima la terra spianata, in riva al mare, poi la staccionata, poi le travi in legno. E’ la lenta seguenza dei lavori che stanno interessando una delle zone più belle e delicate di Marsala. Proprio nella riserva naturale orientata dello Stagnone: la “lupa”. Una parte della riserva sul lungomare Ettore Infersa, dopo le saline. Da lì, hai tutto a portata di obiettivo: Mozia, le saline, le altre isole dello Stagnone, i fenicotteri.
Costruire, anche uno steccato, nella riserva dello Stagnone, lo sappiamo, è cosa complicata. Impossibile. O così dovrebbe essere. La riserva è sotto la gestione dell’ex Provincia di Trapani, e dopo gli scempi dei decenni passati negli ultmi anni si è cercato di dare una stretta un po’ a tutto. Stop alla navigazione, demoliti gli scivoli abusivi, demoliti i pontili abusivi, si sono cominciate a demolire anche le case abusive.
Da qualche settimana, però, nella zona della “Lupa”, così l’hanno da sempre chiamata i frequentatori del posto, alcuni operai hanno cominciato a spianare, a mettere trattori in moto, proprio sulla battigia. Per settimane i lavori hanno destato la curiosità, e per certi versi anche la preoccupazione, di residenti, frequentatori abituali del posto, e degli amanti dello Stagnone. Anche perchè sul cantiere non c’era alcun cartello. Qualcuno pensava addirittura che fossero cominciati i lavori per la pista ciclabile, quella annunciata dall’ex amministrazione Adamo. No, si tratta di uno stabilimento balneare, un lido-chiosco, nella più ambita zona costiera di Marsala. La concessione demaniale riguarda circa 1700 mq nell’area della lupa, e l’ha richiesta la Fun and Beach Snc di Parrinello&Foderà. I lavori hanno messo in allarme in molti. Tra questi anche il meetup Marsala 5 Stelle, che ha sollevato il caso e interessato della vicenda diversi enti, tra cui la Procura di Marsala, il commissario del Consorzio di Comuni Antonio Ingroia, il Comune di Marsala. Hanno scritto loro “affinché intraprendino le azioni di loro competenza per fare luce su quanto stia accadendo e la “Lupa” rimanga a disposizione dei cittadini per la loro libera fruizione”. Sarà tutto regolare, ci mancherebbe. Tutto legale, sicuramente.
Tutto a portata di obiettivo, dicevamo. Le isole, i fenicotteri, le saline: i più fotografati di Marsala. E poi i lavori per il chiosco, ma anche la sporcizia. L’incuria dell’uomo, allo Stagnone, fa da contrasto con la bellezza e con lo sfruttamento del luogo. Nelle zone anche meno in vista sorgono cumuli di spazzatura, ma nel frattempo ecco che nascono discoteche, moli, gare di kite. Per non dimenticare l'abusivismo edilizio. Fanno quello che possono gli ambientalisti. Proprio quest’anno Goletta Verde di Legambiente è sbarcata a Marsala dedicando un “blitz” allo Stagnone. L’associazione ambientalista si era espressa contraria alla volonta dell’ex sindaco Adamo di ottenere per il Comune di Marsala la gestione della Riserva. Nei mesi scorsi, sempre allo Stagnone, l’ex Provincia ha deciso di smantellare alcuni solarium in legno, suscitando le proteste di tanti cittadini. “Sono abusivi, per questo li demoliamo”, aveva risposto alle polemiche l’Ente gestore. Adesso sbuca un lido.