Si terrà dal 9 al 12 ottobre la terza edizione di Blue Sea Land, esposizione internazionale dei distretti produttivi e delle filiere agro-ittico-alimentari dei paesi del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente allargato, riuniti per promuovere nel mondo le eccellenze gastronomiche dei propri territori.
La presentazione questa mattina nell’Aula conferenze di Confindustria Sicilia. Prima dell’incontro Nino Salerno, vice presidente di Confindustria Sicilia, con delega alla internazionalizzazione, ha rilasciato ai giornalisti una breve dichiarazione: “In passato questa manifestazione si è svolta nell’area di Mazara del Vallo, quest’anno il presidente Tumbiolo ha voluto che partisse da Palermo, per avere la possibilità di riunire in città tutti i protagonisti del Mediterraneo, consolidare i rapporti di collaborazione con i territori e far conoscere al meglio le nostre realtà. Molte delle nostre aziende hanno già riferimenti, in Marocco e Costa d’Avorio, da qui il sostegno pieno di Confindustria che riconosce in questi settori importanti ricadute in termini di economia e di qualità dei nostri prodotti”.
Trenta imprese verranno in Sicilia ed aziende siciliane già producono per la grande distribuzione, come ha fatto notare lo stesso Salerno: da qui dunque la premessa di una sinergia sempre più specifica e coordinata. L’edizione 2014 si svolgerà a Palermo, Gibellina, , Marsala e Mazara del Vallo.
L’iniziativa di quest’anno coinvolge le attività della pesca, ma anche l’agroalimentare legato alla pesca, la trasformazione e tutto ciò che e collegato. Uno slancio in più verso Expo 2015 , una vetrina di sicuro rilievo.
Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto produttivo della Pesca-Cosvap, ha espresso in sintesi, cauto ottimismo e forte motivazione: “La competizione ormai è tra sistemi, occorre promuovere al meglio le filiere che possano ottimizzare la presentazione del prodotto Italia. Avremo una delegazione di imprese umbre, ed anche da altre regioni, la mobiltazione è forte e ci fa ben sperare. Molti dei progetti presentati soni a costo zero. Segno che le imprese hanno cominciato a fare da sole”.