Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
19/09/2014 06:10:00

Droga. Marsalese patteggia condanna a 4 mesi

Quattro mesi e 10 giorni di reclusione (pena sospesa) sono stati inflitti dal giudice monocratico Riccardo Alcamo al 54enne marsalese Antonino Zerilli, che lo scorso 17 luglio è stato arrestato dalla polizia per coltivazione di canapa indiana e traffico di stupefacenti. L’uomo, con precedenti per fatti di droga, ha patteggiato la pena. Nel corso di un controllo, i poliziotti scoprirono circa 50 piante di cannabis indica nascoste nell’agrumeto accanto la casa di Zerilli, in contrada Cozzaro. Nell’abitazione dell’uomo, difeso dall’avvocato Luigi Pipitone, c’erano altri 200 grammi di marijuana già pronta per essere immessa sul mercato. In precedenza, Zerilli era stato arrestato, sempre dalla polizia, a fine giugno 2012. Considerato ‘’personaggio di spicco nell’ambito del traffico di sostanze stupefacenti’’, l’uomo era già agli arresti domiciliari. E sempre tra le mura domestiche doveva scontare tre mesi di reclusione. Ai primi di settembre del 2011, era stato arrestato in flagranza di reato dagli agenti del commissariato per coltivazione di canapa indiana. La piantagione (oltre 100 arbusti alti circa tre metri) era, anche allora, in contrada Cozzaro, in un appezzamento di terreno ben recintato da alte mura. In tal modo, riteneva di poterla fare franca. Ma una serie di servizi di osservazione, con appostamenti e pedinamenti, consentirono agli agenti della sezione investigativa di scoprire ugualmente il luogo di produzione di marijuana, dove furono rinvenute e sequestrate anche piante già essiccate, le cui foglie erano quindi pronte per la vendita, nonché utensili vari per la coltivazione, la concimazione e l’irrigazione della piantagione.