"Il ponteggio non era ben puntellato. Era ancorato solo in quattro punti, anziché dieci. Il piano di sicurezza diceva di vietare l’avvicinamento di persone, ma questo non è stato riscontrato’’. E’ quanto ha dichiarato Francesco Vallone, tecnico per la sicurezza dell’Asp, nel processo, davanti al giudice monocratico Riccardo Alcamo, al tribunale di Marsala, per disastro colposo e lesioni personali gravissime e permanenti, vede imputati Marcello Lombardo, di 31 anni, responsabile di cantiere su incarico dell’impresa ‘’Gam Costruzioni’’, e Giuseppe Maurizio Angileri, di 39, dipendente della ‘’Duca di Salaparuta’’, coordinatore della sicurezza del cantiere. Il procedimento è quello avviato a seguito del crollo addosso a uno scooterista in transito di una parte del muro di cinta dello stabilimento vinicolo Florio e dell’impalcatura metallica che vi era stata installata, sul lungomare di Marsala. Sotto le macerie, la mattina del 15 luglio 2010, rimase il 58enne Vincenzo Pipitone, insegnante tecnico-pratico dell’Itc ‘’Garibaldi’’. L’uomo riuscì a sopravvivere, ma è rimasto sulla sedia a rotelle.