Sentono la crisi anche i consiglieri comunali di Trapani, che in questi mesi si sono visti tagliare lo stipendio per lo sforamento del patto di stabilità. Per loro il gettone diminuisce a 66 euro ad ogni “presente” detto in commissione o in aula.
Comunque, ad agosto, nonostante le ferie, il consiglio comunale di Trapani è costato 30.132 euro sommando la liquidazione dei gettoni di presenza. Non percepiscono alcun gettone il consigliere Mimmo Fazio e Giuseppe Bianco. Il primo perché percepisce lo stipendio di deputato regionale all’Ars, il secondo perché è presidente del consiglio comunale e per lui la retribuzione è fissa: il 65% dello stipendio del sindaco.
In molti hanno ottenuto la quota massima consentita, cioè 1.245,37 euro. Si arriva a questa cifra, lorda, sommando i gettoni di presenza da 66,48 euro. Quota massima raggiunta dai consiglieri comunali Vincenzo Abbruscato, Nino Barbera, Antonino Bianco, Francesco Briale, Pietro Cafarelli, Giorgio Colbertaldo, Domenico Ferrante, Francesco Guarnotta, Giuseppe La Porta, Franco Ravazza, Giuseppe Ruggirello, Francesco Salone, Andrea Vassallo, Giovanni Vassallo. Gli altri consiglieri non hanno raggiunto la quota massima. Niocolò Giarratano e Giuseppe Guaiana:1196,64 euro. Salvatore La Pica, Nicolò Lamia, Antonino Passalacqua, Salvatore Pumo: 1.063,68 euro Tiziana Carpitella e Vito Mannina: 997,20 euro. Michele Cavaretta, Antonino Grignano: 930,72 euro. Chiudono Felice D’Angelo (531 , 84 euro), Silvio Mangano (797,76 euro), Nicola Sveglia (864,24 euro).