Sequestro lampo a Mazara per il motopesca "Ingargiola" da parte delle autorità tunisine. L'imbarcazione è stata rilasciata dopo poche ore. A bordo si trovanvao Pietro Ingargiola, armatore e direttore di macchina e altri sei marittimi: il comandante Diego Genovese Salvatore De Meo, Laudicina Salvatore, Chebbah Naceur, Ayet Houcine Abderrahman, Mansour Foued. Questi ultimi tre di origine tunisina.
Il «Bartolomeo Ingargiola» aveva lasciato il porto di Lampedusa e si dirigeva verso i banchi di pesca di ponente quando a circa 50 miglia dalla costa tunisina, in acque internazionali, è stato affiancato, intorno alle 6 , da una motovedetta con a bordo militari tunisini che hanno intimato ai marittimi di seguirli fino al porto di Sousse. Secondo quanto appreso dagli amministratori del peschereccio sarebbe stata lanciata una richiesta d'intervento, senza esito, a un elicottero italiano che perlustrava la zona.
La vicenda è stata sbloccata dall'intervento del ministro tunisino Issaad Lachaal e del nuovo direttore generale della pesca del Ministero dell'Agricoltura di Tunisia Fouad Mestiri. Poco dopo le 13, prima ancora del suo arrivo nel porto di Sousse, il «Bartolomeo Ingargiola» è stato rilasciato.