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24/09/2014 07:02:00

Mazara, la tragedia della famiglia Di Marco. Affonda la barca: un morto e due dispersi

Il padre, Vito Di Marco, il mare lo ha restituito. Il suo corpo è stato trovato ieri mattina a Capo Feto, vicino Mazara da una motovedetta della Guardia Costiera. Aveva 60 anni. Per i suoi figli Daniele (20 anni) e Pietro (23 anni) le ricerche in mare continuano, ma senza speranza. Che tragedia si è consumata ieri nel tratto di mare tra Marsala e Mazara del Vallo: Un'intera famiglia, la famiglia Di Marco, è stata spazzata via dal mare dopo l' affondamento a circa due miglia dalla costa della loro  piccola imbarcazione "Tre Fratelli". Con i Di Marco c'erano altre due persone, che si sono salvate: Giancarlo Esposito (in gravi condizioni) ed un altro ragazzo mazarese di nome Baldo Giacalone ricoverato presso l'ospedale Borsellino di Marsala (non è a rischio di vita).

La piccola imbarcazione, 6 metri  e mezzo di lunghezza, era impegnata nella pesca sottocosta. Il naufragio sarebbe avvenuto fra le 1 e le 2,30 della notte e le nonostante le buone condizioni meteomarine. Durante il recupero delle reti, che probabilmente si erano impigliate sui fondali, l'imbarcazione  si è capovolta. Per circa due ore i cinque marinai, finiti in mare, sono riusciti a tenersi in contatto nonostante l'oscurità. Poi i due sopravvissuti hanno perso di vista gli altri tre componenti dell'equipaggio, cioè Di Marco ed i suoi due figli.

A dare l'allarme alla Capitaneria di Porto di Mazara è stata un' altra  imbarcazione che ha sentito le urla di aiuto dei naufraghi, poi la vista di un barcone capovolto. Da li le ricerche coordinate dalla Direzione marittima di Palermo con l'impiego di diverse motovedette delle due Capitanerie di competenza, Marsala e Mazara, e l'area delle ricerche è stata allargata grazie al supporto di un elicottero partito da Birgi. 

Il corpo di Vito Di Marco, il genitore, è stato trasferito preso l'obitorio del cimitero di Mazara del Vallo, dove si sono radunati, in scene di straziante dolore, i parenti e gli amici della famiglia, tra cui il figlio maggiore Francesco, 26 anni, che non faceva parte della spedizione per la battuta di pesca perchè lavora in un'impresa edile. Aveva contribuito anche lui a comprare quella imbarcazione che serviva alla famiglia per assicurare un'entrata, soprattutto perchè i suoi due fratelli erano disoccupati. La madre, la signora Pina Maria Titone,  appresa la notizia della tragedia, è stata colta da malore ed è ricoverata presso l'ospedale di Marsala.

Alle ricerche ha partecipato anche un elicottero del soccorso aereo dell’82° Centro C.S.A.R. (Combat Search and Rescue) del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare  L’equipaggio dell’82° Centro C.S.A.R. ha condotto la ricerca per un’area di 180 NM (miglia nautiche) quadrate, tra Mazara dl Vallo e Sciacca, in coordinamento con il M.R.C.C. (Maritime Rescue Coordination Center) di Palermo e la Guardia Costiera di Mazara del Vallo, mantenendo un continuo contatto radio con le vedette in mare con il velivolo pattugliatore ATR-42 della Guardia Costiera. L’HH-139A ha inizialmente individuato alcuni rottami del peschereccio ed un salvagente a circa 15NM dalla costa; estendendo il raggio di ricerca ha individuato il corpo in mare. 

Nelle immagini: la famiglia Di Marco,  il ritrovamento del corpo di Di Marco, la motovedetta impegnata nelle ricerche.