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25/09/2014 06:27:00

Trapani, dopo Imu e Tasi adesso il consiglio deve approvare la Tari, la nuova tassa

 E' una specie di via crucis, quella dei consigli comunali, e Trapani non fa eccezione. Per capirci, la nuova IUC, Imposta Unica Comunale, si compone di tre pezzi. Il primo è l'IMU, che colpisce gli immobili, la seconda è la TASI, che serve per pagare i servizi indivisibili (strade, luce, eccetera) e la terza gamba, che approda oggi in consiglio comunale, è la TARI, che è la nuova tassa che sostituisce la TARES, la tassa sui rifiuti. Il nome Tares ai politici trapanesi evoca brutti ricordi. L'anno scorso, infatti, l'approvazione della Tares portò migliaia di cittadini in piazza, con una protesta che per un attimo fece tremare davvero tutti di paura. Ed è per non ripetere quell'esperienza che i consiglieri comunali trapanesi stanno arrivando a questo terzo appuntamento con le tasse comunali con i piedi di piombo. Già sulla TASI si è abbattuta l'imposta dallo 0,25% previsto dalla Giunta Damiano allo 0,17. E anche sulla TARI si proveranno fino all'ultimo strumenti per alleggerire l'importo, come esenzioni per fasce di reddito, abbattimento delle aliquote, eccetera. Anche se la forbice è stretta. 

Quindi, i trapanesi al momento hanno la TASI all'0,17%, l'IMU al 10,6 per mille (le prime case sono escluse) e oggi, probabilmente, sapranno l'importo della TARI. Dopo la sua approvazione, la settimana prossima, entro il 30 Settembre, il consiglio dovrà essere convocato per il bilancio di previsione. Per avere il via libera dell'Aula sono necessari almeno 15 voti a favore. Non più 16 perché il Consiglio comunale sconta l'assenza - sospeso per 18 mesi dopo la condanna - di Peppe Ruggirello  Il sindaco Vito Damiano ha dichiarato che la tassa sui rifiuti sarà più leggera di circa il 30% rispetto alla Tares dell'anno scorso. L'ammontare della Tari serve a coprire i costi dei servizi legati alla raccolta differenziata. A Trapani questa è effettuata - anche quando c'era l'Ato Terra dei Fenici - dalla  «Trapani Servizi». E qui sorgono i problemi. Perchè la Regione Siciliana sta valutando il caso della "Trapani Servizi", che per ora effettua il servizio in convenzione ma in proroga, e solo la settimana prossima si saprà qualcosa di più sul futuro della società. Ecco perchè, prima ancora dell'approvazione della TARI, il consiglio comunale di Trapani è chiamato a discutere e ad approvare il piano di gestione di Trapani Servizi, che attualmente dà lavoro a 150 persone. Enzo Abbruscato, del Pd, è a capo di una commissione consiliare di inchiesta che mira a fare luce su eventuali sprechi della società che si possono tagliare, "anche perchè - sottolinea - la nostra città è fanalino di coda per la raccolta differenziata". 

Ricordiamo che, prima del bilancio, il consiglio dovrà confrontarsi con un altro documento importante, il piano triennale delle opere pubbliche. Libro dei sogni, certo, ma che serve per capire su quali opere il Comune di Trapani intende dare la priorità.

In tutto ciò è rimasta (chi lo doveva dire?) nel dimenticatoio la questione della «determinazione del gettone di presenza per l'effettiva partecipazione dei consiglieri alle sedute di consiglio e delle commissioni». Ce ne siamo già occupati qualche settimana fa: il gettone dei consiglieri comunali dovrebbe salire da 66 a 99 euro a seduta, perchè con il rientro nel patto di stabilità è venuta meno la sanzione alla quale i politici trapanesi erano sottoposti (decurtazione del 30% dei loro emolumenti). In realtà però il Sindaco Damiano ha abbassato la sua e le altre indennità del 30%, e il consiglio, allora, dovrebbe approvare un atto per tagliare l'indennità dei consiglieri e riportarla a 66 euro. Ciò comporterebbe un risparmio di  500.000 euro l'anno....