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29/09/2014 07:39:00

Tasse e piano rifiuti, tutto contro tutti al consiglio comunale di Trapani. Oggi in aula

 Sono sedute nevralgiche per il consiglio comunale di Trapani. In questi giorni nell'aula di Palazzo Cavarretta, infatti, sono in fase di discussione i dettagli che andranno a comporre l'ossatura dei tre tributi principali: Imu, Tasi e Tari. Le prime due sono state già discusse ed archiviate. Adesso è il turno della Tari, la tassa sui rifiuti, ex Tares.

Il consiglio comunale è spaccato, ma riesce a far gruppo contro il sindaco Vito Damiano e la sua giunta. In apertura di seduta (venerdì) il presidente Peppe Bianco lancia il dibattito sul “piano finanziario relativo al servizio di gestione dei rifiuti urbani anni 2014”. In aula è presente la dirigente Caterina Quatrosi e l'amministratore delegato della “Trapani Servizi spa”, Mario Carta. «Il piano finanziario – afferma  Quatrosi - è stato redatto sui costi del consuntivo 2013. Trapani di fatto vive un anomalia strutturale e nonostante la presenza del privato, il piano finanziario viene redatto dal Comune». Cobertaldo (Gruppo Misto) chiede la parola per un intervento fiume: «Siamo stanchi di essere presi di mira dai cittadini, voi dirigenti e voi assessori non incorrete in questi inconvenienti. Quì i costi aumentano, ma la città è sempre più sporca e poi che senso ha fare un calcolo sul consuntivo dell'anno passato?». L'assessore Licata ascolta impassibile. La Pica (Ncd) carica la riscossa. «Per approvare il piano finanziario sui rifiuti, dobbiamo ascoltare tutti i responsabili. Non solo la dirigente Quatrosi, vogliamo ascoltare l'ingegnere Carta, il revisore dei conti, l'assessore all'ambiente Giuseppe Licata». Bianco ascolta, Licata a microfono spento gli suggerisce «non devi rispondere, ci penso io», prende la parola e sentenzia: «se è giusto basarsi sul consuntivo 2013 o sbagliato non lo so, ma noi abbiamo fatto così».
Il costo dei rifiuti per il Comune, negli ultimi anni, è cresciuto esponenzialmente. Nel 2010 i cittadini trapanesi hanno coperto fino a 10,4 milioni di euro, lo scorso anno 12,41 milioni di euro e quest'anno la proposta dell'amministrazione (di concerto con la Trapani Servizi) è di 14,2 milioni. Proprio l'assessore Licata qualche settimana fa era intervenuto ad un incontro pubblico organizzato da “Rifiuti Zero” dando la sua parola riguardo un azione di razionalizzazione del servizio di raccolta differenziata a Trapani. A gennaio 2014 il sindaco Vito Damiano aveva incontrato la stampa per presentare il “piano di raccolta differenziata” che avrebbe dovuto motivare l'incremento rispetto allo scorso anno, ma di quel piano se ne sono perse le tracce. «La raccolta differenziata – afferma Mario Carta - così come presentata pubblicamente, è una progettualità, e resta ancora una progettualità. Il piano è stato trasmesso alla Regione ed è in fase di approvazione, ma essendo futura non ha influito sul bilancio 2014». La delibera sul piano rifiuti campeggia sui banchi di Palazzo Cavarretta. Francesco Salone (Fi) lo sfoglia e prende parola. «Su questo piano che ci è stato consegnato ci sono dei costi che non riesco a comprendere. Ad esempio leggo 3,5 milioni di euro per “costi generali”, che significa? Poi ad esempio leggo 830 mila euro di “altri costi” cosa sono?»
«Il nostro comune riceve una multa di 110 mila euro per l'assenza della differenziata – precisa Abbruscato (Pd) -, lo scorso anno il consiglio comunale è stato truffato da un piano finanziario pseudofalso. Dico pseudo perchè al momento non posso ancora dimostrarlo. Ci eravamo promessi, il sindaco ci aveva promesso, che i trapanesi avrebbero pagato meno tasse ed invece non andrà così. La nostra anomalia si chiama “Trapani Servizi Spa”. Basta dire che questa azienda privata non può fare investimenti. Perchè anziché continuare ad affittare i mezzi dai privati non decidiamo di acquistarli una volta e per tutte? Per come è stata gestita la “Trapani Servizi Spa” avremmo potuto approvare lo stesso bilancio da dieci anni a questa parte». Cobertaldo insiste. «Vorremmo vedere il piano dettagliato dello scorso anno per fare un raffronto con l'attuale». «Ieri sera ho cercato la documentazione – risponde Carta – ma non sono in grado di fornirla al momento». Palla al balzo per Ferrante (Gruppo Misto): «Non possiamo andare avanti nella discussione senza fare il raffronto con lo scorso anno». Prende carta e penna e pone una pregiudiziale per chiedere visione degli atti riassuntivi del bilancio 2013 sul quale si baserà quello del 2014. Lo firmano in 12 ed in 20 lo votano. Il presidente Bianco ratifica e chiede di passare alla discussione del “piano triennale delle opere pubbliche”. Il consiglio si rifiuta platealmente, c'è il rischio di far slittare il piano rifiuti che deve essere approvato entro il 30 settembre. Bianco si lascia andare a mezza bocca «quì c'è qualcuno che vuole ritirare in ballo la questione del gettone di presenza». Mannina lo punzecchia per riaggiornare i lavori nel pomeriggio. I consiglieri non ci stanno. Alcuni di loro non potrebbero esserci per impegni personali. Urlano, sbraitano. Alcuni lasciano l'aula. «Devi rinviare a lunedì!» tuona La Porta (Art.4). Bianco sospende per cinque minuti, schiarisce la voce. «Votiamo per riaggiornarci lunedì?». Tutti favorevoli. Oggi alle 10.30 il consiglio comunale tornerà a riunirsi.