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03/10/2014 06:40:00

Elena Ferraro: "Non faccio passerelle antimafia. Ecco perchè non sono andata da Alfano"

Elena Ferraro, imprenditrice a Castelvetrano che si è opposta a una richiesta estorsiva da parte di Mario Messina Denaro, cugino del super latitante Matteo. Da allora è diventata testimone dell'antimafia e della possibilità di dire “no” in un territorio difficile. Qualche giorno fa ha denunciato un grave episodio che è accaduto nella sua clinica.

Abbiamo coperto i cavi elettrici che alimentano la Tac tranciati di netto. Da giugno avevo cominciato a pubblicizzare la messa in funzione di questo nuovo servizio che sarebbe partito a settembre. Evidentemente a qualcuno ha dato fastidio e c'è stato questo chiaro gesto intimidatorio perché il danno non è ingente, ma è sicuramente un segnale. Adesso la magistratura sta indagando. Ho fiducia nelle forze dell'ordine.

A Castelvetrano è venuto il ministro dell'Interno Angelino Alfano per inaugurare i nuovi supermercati che appartenevano alla 6Gdo, l'azienda confiscata Giuseppe Grigoli, socio di Matteo Messina Denaro, e poi fallita. Questa sembrava anche l'occasione per un gesto di solidarietà del Ministro dell'Interno nei suoi confronti. Però non c'è stato questo gesto. Allora, come spesso accade nell'antimafia, si sono scatenate tante polemiche. C'è chi dice che doveva andare lei, chi dice che doveva essere il ministro a farle visita. Come sono andati i fatti?

Ci sono state parecchie polemiche in effetti. Il giorno prima dell'arrivo del ministro sono stata contattata sia dal sindaco di Castelvetrano, Felice Errante, che dal coordinatore regionale del Ncd, Francesco Cascio, che mi hanno invitato a partecipare alla cerimonia di accoglienza al ministro dell'interno in Municipio. Io ho risposto che non sarei andata

Come mai?

In seguito all'atto intimidatorio, ho deciso di non fare più, tra virgolette, passerelle. Non voglio diventare una testimonial antimafia, se si tratta di un'antimafia di facciata. Il mio rifiuto non era rivolto al ministro Alfano, ma a partecipare a queste passerelle politiche. Quindi poi si sono scatenate queste polemiche. Ho riferito poi a Errante e Cascio che sarei stata lieta di ricevere la visita di Alfano alla clinica. Sarebbe stato un gesto concreto per mostrare solidarietà ad un imprenditore che opera nel quartiere dove vive la famiglia Messina Denaro. Entrare in questo quartiere sarebbe stato un messaggio forte. Mi hanno risposto che non era possibile per motivi organizzativi. Tutto qua. I toni polemici non mi appartengono. Altri poi hanno giocato su questa vicenda.

Poi si rischia di fare la “Madonna Pellegrina” dell'antimafia.

E non volevo fare questo. Io attendo che il Comune di Castelvetrano si schieri apertamente con l'unico imprenditore che si è sempre ribellato alla mafia in questa zona.

Cosa si aspetta, Ferraro?

Quando è venuto il senatore Lumia a manifestarmi solidarietà ha chiesto all'amministrazione comunale di indire un consiglio comunale aperto di solidarietà nei miei confronti. Aspetto fiduciosa che il Comune di Castelvetrano accetterà l'idea. Tra l'altro la prossima settimana verrà il presidente della Regione Rosario Crocetta.