Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
05/10/2014 11:15:00

Il Trapani dimentica Varese e torna a vincere. 1-0 al Latina. Boscaglia: "Che carattere"

 Il Trapani che gioca un grande calcio, che non molla mai, che regala emozioni fino all'ultimo minuto è tornato. O, meglio, non era mai scomparso, perché il Trapani che ha fatto un passaggio a vuoto nel primo tempo della partita di sabato scorso contro il Varese non è quello vero, non era il Trapani di sempre, che invece si era visto già nel secondo tempo di quella gara e che ieri ha dimostrato ancora una volta le sue qualità ed il suo carattere battendo il Latina di mister Beretta. C'è stata l'intensità giusta, c'è stata quell'aggressività necessaria per affrontare una gara che sulla carta dava più punti alla squadra avversaria. Tutto il resto, la qualità, l'acume tattico, la testa ed il cuore non sono mai mancati. Una vittoria che vale tanto in termini di punti (sono 12) e soprattutto in termini di conferme sulle capacità di questa squadra. Mister Roberto Boscaglia, nella consueta conferenza stampa post – partita, ha sintetizzato tutto questo così: "Abbiamo giocato un calcio fatto di grande intensità. La partita l'abbiamo iniziata subito a mille, creando quattro/cinque palle gol. Abbiamo sofferto molto poco, solo qualche calcio piazzato, ma loro sono molto bravi. Abbiamo sbloccato il risultato e dopo il gol abbiamo avuto un passaggio a vuoto. Sembrerà paradossale, ma forse è stata la troppa paura di vincere: abbiamo cercato di mantenere il risultato, ci siamo abbassati un po' troppo e loro, soprattutto con gli esterni, ci hanno messo un po' in difficoltà. Ma anche in questo momento tutti i giocatori si sono aiutati l'uno con l'altro. Alla fine, se andiamo a vedere le occasioni gol del Latina sono nate da mischie o da cross lunghissimi, ma noi in area siamo stati dei giganti e quello che non hanno preso i difensori lo ha parato Gomis". Scelte tattiche precise quelle del tecnico granata, dettate dalla necessità di bloccare il Latina e condurre la partita: "Il Latina è una grande squadra, se ci fossimo messi come loro volevano, ci avrebbero messo in difficoltà. Noi dovevamo pertanto cercare di farli giocare nella maniera per loro meno congeniale, mettendo obbligatoriamente due giocatori di grande corsa sugli esterni perché dovevamo lavorare alle spalle di Angelo e di Rossi. Dovevamo fare lavorare molto i loro centrali che oggi erano Esposito e Brosco". Così mister Boscaglia ha mandato in campo una di quelle formazioni che pochi si sarebbero aspettati e che può permettersi avendo tanti giocatori di qualità: "Questo è un gruppo – ha detto – in cui tutti i giocatori sono importanti. Nessuno ha il posto fisso, tutti quanti possono giocare. Quest'anno abbiamo la possibilità di scegliere di più, per cui quando qualcuno è stanco o annebbiato ha la possibilità di riposare e perderemo poco dal punto di vista tattico, tecnico". Le scelte tattiche Roberto Boscaglia le ha spiegate così: "Oggi abbiamo scelto un centrocampo non solo di qualità, ma soprattutto di corsa. Il Latina è una squadra che gioca tanto sulle seconde palle, sull'aggressività e volevo un centrocampo che si contrapponesse. Zampa aveva il compito di andare a lavorare sui loro centrali. Credo che sia Zampa, sia Aramu abbiano giocato in maniera egregia. Per quanto riguarda gli attaccanti Citro è una prima punta. E' il classico Di Natale dell'Udinese, un giocatore tecnicamente bravissimo, che si tira fuori e che scarica bene. Ha mandato Mancosu in porta tre/quattro volte. Matteo è uno che può giocare in tutti i ruoli in attacco, soprattutto quando ha spazio davanti. Oggi l'ho preferito in quel ruolo non solo perché in settimana l'ho visto bene, ma soprattutto perché voglio che giochi di fronte alla porta. Nadarevic, che è un giocatore che attira su di se' molta attenzione, può giocare a destra ed a sinistra. Dipende dalle partite, dagli avversari, da quello che noi cerchiamo. Ho fatto questa scelta oggi perché ero sicuro che lui potesse rientrare e lavorare in profondità per Mancosu e Citro. Sono giocatori a cui non do compiti specifici per quanto riguarda l'azione in campo, loro infatti si scambiano continuamente. Avete visto Matteo centrale, Citro a destra, Nadarevic a sinistra. Non devono dare punti di riferimento. L'indicazione che do è che nella fase di non possesso voglio tre giocatori in quella posizione, non mi interessa chi sia di loro tre. Sui portieri, noi ne abbiamo due bravissimi, Marcone e Gomis. Oggi Gomis ha fatto bene e sono sicuro che per la prossima Marcone si farà trovare pronto. Oggi gli abbiamo dato un turno di riposo, così come abbiamo fatto con Lombardi e con Falco. Guardando alla situazione tattica in generale, ho detto più volte che abbiamo lavorato su vari moduli già dal ritiro pre campionato. Non lo abbiamo fatto al massimo, perché abbiamo avuto dei problemi anche sul nostro modo di giocare. Però avevo già detto che spesso giocheremo con i tre attaccanti e tre centrocampisti. Ma abbiamo fatto anche altro. Sabato scorso, per esempio, abbiamo fatto un 3-4-3. Questa è una squadra che può permettersi di fare tutto. Semplicemente non dobbiamo confonderla e per questo dobbiamo dare i concetti giusti". Il "Provinciale" intanto si conferma il fortino granata e, diversamente rispetto ad altre stagioni, quando il Trapani ha raccolto più o meno gli stessi punti tra partite in casa ed in trasferta, in questo inizio di campionato sembra che il fattore campo sia più determinante: "C'è da tenere in considerazione – ha spiegato il mister – che abbiamo cambiato tanto e non siamo andati a cercare giocatori con la stessa esperienza di quelli che avevamo, ma abbiamo scelto tanti giovani, che devono essere formati, anche su questi aspetti. Un giocatore esperto non si fa influenzare se gioca in casa o fuori casa. Quest'anno noi abbiamo scelto tanti giovani, per loro magari è più difficile e quindi c'è un percorso da fare per comprendere che qui da noi l'approccio tra le partite in casa e quelle fuori casa deve essere lo stesso. I nostri giovani sono veramente fantastici e se si paga un po' questo scotto sono ben felice. Comunque stiamo lavorando anche su questo e siamo a buon punto. A Pescara, a Carpi, anche a Varese è vero che c'è stato qualche passaggio a vuoto, ma è anche vero che la squadra ha avuto sempre una grande reazione". Boscaglia non si sofferma solo sulle cose positive emerse dalla partita, ma va oltre, sottolineando quelli che sono gli aspetti da migliorare: "Anche se oggi fosse arrivato un risultato diverso, non avrei modificato la mia analisi della gara dal punto di vista della prestazione – ha affermato -. L'unico problema che mi pongo è che dobbiamo fare in modo che l'atteggiamento che oggi abbiamo avuto diventi il nostro modo di essere in ogni gara. Non è facile lavorare su questo: dobbiamo dedicarci alla motivazione, all'attenzione, ma anche alla tecnica, alla tattica, al reparto, al collettivo, all'individuo. La gestione di una squadra è complessa e comprende una miriade di aspetti. Ma stiamo facendo un grandissimo lavoro". E la posizione di classifica del Trapani, a sette giornate dall'inizio del campionato sicuramente importante? "Inutile ripetere che il campionato è lungo – ha detto Boscaglia -. Sembra una frase fatta, ma è la verità. Siamo ancora alla settima di campionato, non possiamo guardare la classifica. Dobbiamo piuttosto essere bravi a trovare sempre questo tipo di Trapani che abbiamo visto oggi, a mantenere questa intensità. Ed alla fine di ogni partita poi è inevitabile che si guardi alla classifica". Infine per mister Boscaglia la dedica della vittoria di oggi ad un amico: "Voglio dedicare questa vittoria ad un amico mio e del direttore Daniele Faggiano, Vito Zebrone, che ha perso il padre in questi giorni. E' tifosissimo nostro, viene spesso a trovarci a Trapani. Voglio dedicare a lui questa vittoria, un modo per stargli vicino in questo momento".