Tutti in pista, viene da dire. Solo che non è la pista del circo, ma la pista, ciclabile, dei veleni. Quella che sta realizzando il Comune di Erice, e che ha fatto inorridire i cittadini per il colore rosso vermiglio della strada e per l'assoluta trascuratezza del lavoro. Il costo del progetto di bike - sharing del Comune è alto, circa 600.000 euro. Il Sindaco Giacomo Tranchida se la prende con la ditta, che rimanda al mittente le accuse. Nel frattempo, dall'opposizione, è Forza Italia a chiedere le dimissioni dell'assessore interessato, Gianvito Mauro che ha la delega ai lavori pubblici. Lui replica, accusa «certa» stampa nazionale e on line di fregiarsi di falsi scoop e ricorda che «la sua responsabilità politica consiste nella ferma volontà di voler portare in quel di Erice un ulteriore piccolo embrione di civiltà».
«Posso capire - dichiara - che alcuni consiglieri e loro amici e parenti alla bici preferiscano la macchina… pazienza… a Erice ci sono 29.000 cittadini e tanti amano la bici».
Il Sindaco Tranchida, seguendo lo slogan «chi sbaglia paga», ha già revocato il direttore dei lavori e responsabile del procedimento, arch. Andrea Denaro, per «non aver vigilato» sulle manchevolezze della ditta di Favara aggiudicataria dell'appalto e, ha scritto il sindaco «per una modifica dei tracciati viari rispetto all'originario progetto oltre che manchevole dei pareri di Sovrintendenza e Polizia municipale».
Sulla vicenda interviene anche il senatore del Movimento Cinque Stelle di Trapani, Maurizio Santangelo:
"Il percorso che si dirama dalla zona di San Giuliano fino alla funivia, non è certo il frutto di uno oculato studio di progettazione. Una cosa è certa, questi circuiti ciclabili in fase di avanzamento dei lavori, così come sono non piacciono ai cittadini ericini e trapanesi, che come sempre si trovano a dover dire la loro solo a fatto compiuto !!
In gioco ci sono i soldi pubblici di tutti noi contribuenti, per l'esattezza solo 340.956,85 Euro finanziati dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare a seguito del bando"Bike Sharing e fonti rinnovabili". Trattandosi di un opera di importanza pubblica,presenterò una interrogazione al Ministro competente per sapere se l' iter esecutivo del progetto ammesso al finanziamento rispetta quello già approvato con la graduatoria del decreto n. 38 del 08.02.2011".
Il Sindaco di Trapani, Vito Damiano, una volta che vede Tranchida in difficoltà, fa un po' di ironia, scatenando, a sua volta la reazione dell'associazione Trapani Cambia: "Litigano, si accusano, rilasciano l'uno dichiarazioni sull'altro. Invitiamo i sindaci di Trapani e di Erice a non occuparsi delle reciproche cadute di stile ma di interessarsi, piuttosto, del rotolamento di palle dei cittadini costretti ad assistere a questi teatrini. I sindaci di due territori così vicini dovrebbero lavorare insieme. Politiche coordinate e visione di insieme sono fondamentali per lo sviluppo delle due città. Viabilità: qualsiasi pista ciclabile è una "incompiuta" se a farla è solo uno dei comuni. Raccolta differenziata: farla insieme seguendo regole comuni significherebbe un abbattimento dei costi. Aeroporto e stazione: trapanesi ed ericini arrivano e partono dallo stesso posto. Scuole superiori: gli studenti che vivono a Trapani o a Erice non scelgono una scuola in base alla città ma per le opportunità e la sicurezza offerte. Promozione del territorio: valle e vetta si arricchiscono l'un l'altra".