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07/10/2014 07:05:00

Assenteismo. A Calatafimi il sindaco vuole arruolare gli investigatori privati

 Assenteismo e tanta pigrizia. Brutte abitudini per i dipendenti pubblici. Sono molti i casi di impiegati di questo o quell’altro ente che appena possono prendono permesso e marinano il posto di lavoro. Con buona pace dei cittadini che attendono ore per sbrigare delle pratiche. C’è chi per evitare tutto ciò ha pensato un metodono alternativo. E’ il sindaco di Calatafimi-Segesta, Vito Sciortino, in carica da qualche mese, che sta pensando di ingaggiare un investigatore privato per seguire, scrutare, cosa fanno i dipendenti. Un detective privato di professione per beccare i dipendenti fuori posto di lavoro.
Niente è certo, il sindaco si è limitato a fare un sondaggio per capire come adottare metodi “privatistici” di controllo dei dipendenti, chiedendo alle agenzie di investigazione quanto costerebbe sciogliere i segugi. Il tutto è scritto nero su bianco in un atto di indirizzo affisso in municipio. Da quando è apparso l’avviso i dipendenti del piccolo Comune non parlano d’altro. “Sono d’accordissimo - ci dice un’impiegata - io personalmente non ho nulla da nascondere. Se per il sindaco questo possa portare maggiore efficienza allora ben vengano queste iniziative di controllo ai dipendenti”. Altri mugugnano, la vedono come una forzatura.
Il sindaco precisa che ancora non è nulla di certo, che se i preventivi che invieranno le ditte interpellate saranno esorbitanti non verranno presi in considerazione. Sciortino parla di una scelta “preventiva”, a chi gli chiede se ci siano stati casi eclatanti di assenteismo. Serve, in sostanza, per accelerare la macchina burocratica. “Le imprese non possono aspettare 4-5 mesi per avere liquidati i compensi o che i disoccupati facciano file di ore e ore senza avere risposte”. Occhi puntati anche sui permessi, su chi utilizza la legge 104, quella utilizzata per ottenere permessi per assistere familiari malati e disabili. Da Agrigento arriva lo scandalo dei falsi invalidi e delle dichiarazioni mendaci a dare al sindaco Sciortino la convizione che l’esperimento possa riuscire. I dipendenti del Comune di Calatafimi sono 125, e se dovesse scattare gli investigatori saranno tutti controllati nei loro permessi di uscita, nel corretto uso del badge segna presenza. Ma anche per i dipendenti che lavorano fuori dal palazzo comunale. L’idea dei detective non è piaciuta alla Cgil Funzione Pubblica. Il segretario provnciale Enzo Milazzo parla di “diritti calpestati” di una “scelta fuori legge. Ci sono altri modi per controllare i dipendenti e far rispettare le regole, e senza spedere male i soldi pubblici”. Sciortino, dal canto suo tira dritto: “chi lavora al Comune deve capire che è al servizio dei cittadini e non un privilegiato”.