Ritorna, per il terzo anno consecutivo, in Sicilia Blue Sea Land, l’Expo dei distretti della pesca e dell’agroalimentare dei paesi del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente. L’evento si svolgerà dal 9 al 12 ottobre fra Palermo, Marsala, Mazara e Gibellina e vede coinvolti 20 distretti e 250 imprese.
“Blue Sea land è un momento importante che mette alla stesso tavolo tutti i Paesi del Mediterraneo su una problematica di grande ilevanza – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Ezechia Paolo Reale – La sinergia fra Regione comuni e privati è il futuro della Sicilia e agricoltura e pesca sono le risorse economiche che potranno cambiare il volto dell’Isola”. L’assessore ha anche sottolineato come “in particolare nell’agricoltura la Regione sta dando il meglio di sé”.
“L’assessorato non restituirà sicuramente fondi europei perché siamo sopra la media nazionale nella spesa e raggiungiamo quasi la media europea – ha aggiunto Reala – È un viaggio che stiamo facendo accanto alle imprese agricole ed è chiaro che può comportare asperità: il futuro della Sicilia è in imprese che possono garantire la qualità del prodotto. Se noi andiamo a competere sulla quantità andiamo a perdere su tutti i mercati ma quando competiamo con la qualità abbiamo la capacità di battere qualunque concorrente”.
La manifestazione, che avrà il suo cuore nella Casbah di Mazara del Vallo, permetterà ai visitatori di conoscere e gustare prodotti provenienti da diverse parti del mondo ma anche partecipare a una serie di incontri e dibattiti. Evento centrale il BtoB dedicato ai produttori e agli espositori che partecipano al Blue Sea Land e che
potranno incontrare buyers provenienti dagli oltre 30 paesi partecipanti alla manifestazione.
“Credo che questa sia l’occasione per mettere insieme cultura e economia, per presentare i territori siciliani nella loro dimensione economico-produttiva legata a una forte radice culturale ed è così che come Anci Sicilia ci stiamo presentando all’Expò 2015 – ha sottolineato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – Non chiediamo soldi a qualcuno, chiediamo che coloro che già esistono possano produrre ricchezza. Spesso quello che manca in Sicilia non è la qualità del prodotto ma la quantità che è quello che richiedono i
grandi mercati internazionali. Ecco perché come Anci abbiamo istituito un tavolo tecnico per mettere insieme coloro che producono lo stesso prodotto e che messi in rete possono affrontare i mercati internazionali”.
“Con questa iniziativa vogliamo raggiungere due obiettivi – ha detto il presidente del Distretto della Pesca Giovanni Tumbiolo -esportare il nostro modello distrettuale e produrre lavoro e cooperazione. Blue Sea Land è molto più che un Expo: è un laboratorio che sintetizza tutti i campi di applicazione della blue economy”.