Erano trascorsi appena quindici giorni da quando i Carabinieri della Stazione di Calatafimi Segesta, avevano provveduto ad arrestare su ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Palermo un pluripregiudicato di Calatafimi Segesta, Olivieri Giuseppe classe 1989, avendo lo stesso annoverato un cumolo di condanne per una serie di reati commessi tra il marzo 2011 e l’aprile 2012 tra il territorio di Alcamo e Calatafimi Segesta.
In particolare lo stesso era stato segnalato in stato di libertà nel mese di marzo 2011 dai Carabinieri di Calatafimi per il reato di ricettazione, poi tratto in arresto nel mese di ottobre 2011 dai Carabinieri di Calatafimi per furto aggravato in abitazione, ritenuto responsabile dalle indagini svolte dai carabinieri di Alcamo e Calatafimi di altri due furti commessi tra il 23 ed il 29 settembre 2011 ed infine tratto in arresto nel mese di aprile 2012 per il reato di evasione.
Per tutti questi reati l’Olivieri era stato condannato a scontare cumulativamente una pena residua di un anno e sei mesi e pertanto nella mattina del 24 settembre scorso era stato raggiunto presso la propria abitazione dai Carabinieri di Calatafimi Segesta, comandati dal Maresciallo De Rosa alle dirette dipendenze del Comando Compagnia di Alcamo diretto dal Capitano Savino Capodivento, che avevano provveduto ad arrestarlo e a sottoporlo al regime della detenzione domiciliare presso la propria abitazione.
Tuttavia il lupo perde il pelo ma non il vizio ed infatti, durante uno dei controlli effettuati dai Carabinieri della Stazione di Calatafimi per verificare se il pregiudicato fosse regolarmente ristretto presso la propria abitazione, nel rispetto delle prescrizioni impostegli dal Tribunale, i militari si accorgevano di uno strano cavo che fuoriusciva dalla predetta abitazione per poi finire direttamente all’interno di una cabina della corrente elettrica. Contattati i tecnici dell’Enel, gli stessi accertavano che in effetti era stato realizzato un allaccio abusivo per bypassare il contatore e approvvigionarsi direttamente della corrente, senza alcuna spesa, in danno della società. Pertanto lo stesso veniva deferito dai Carabinieri della locale Stazione alla Procura della Repubblica di Trapani per furto aggravato di energia elettrica.
Contestualmente, sulla scorta di questa ulteriore segnalazione, il Magistrato di Sorveglianza decideva di revocare il beneficio della detenzione domiciliare e pertanto Olivieri, veniva arrestato e tradotto presso la Casa Circondariale di Trapani “San Giuliano”.