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14/10/2014 06:15:00

Da Petrosino a Trapani, ecco perché protestano gli studenti delle scuole

 E' un inizio anno caratterizzato da numerose proteste, quello degli studenti in provincia di Trapani. Locali non a norma o insufficenti, mancanza di servizi, risposte attese da troppo tempo, portano gli studenti - e in molti casi anche i loro genitori - a fare sentire la loro voce. A Trapani il caso principale è quello dell'Ipsia. Gli studenti sono ospitati nella sede del Geometri, e lamentano proprio il fatto  di non avere una scuola.  "Già lo scorso anno - dicono allievi dell'Ipsia - ci era stato detto che avremmo frequentato il nostro istituto che, però, neppure adesso è agibile. Dovremmo andarci per i laboratori, ma non ci sono le attrezzature adatte per lavorare. Inoltre, si perde troppo tempo per raggiungerli, il tratto di strada da attraversare non è sicuro e l'ora disponibile termina in maniera inconcludente. Ci era stato spiegato che sarebbe stato aperto un passaggio dal Geometri dal quale, attraverso una porta del retro, che non è stata mai aperta, avremmo potuto raggiungere l'Ipsia. Chiediamo che ci venga ridata la nostra scuola. Al presidente del Libero Consorzio dei Comuni Antonio Ingroia chiediamo di venirci a illustrare qual è la reale situazione e chiarire cosa dobbiamo fare e quanto dobbiamo aspettare ancora prima di potere utilizzare il nostro istituto".Nei giorni scorsi i ragazzi della  Rete degli studenti hanno rivendicato il diritto allo studio attaccando uno striscione sulla facciata della villa Margherita. 
Una buona notizia, per le scuole trapanesi, c'è.  Il Cipe ha finanziato con 1.200.000 euro il primo stralcio relativo al restauro di parte della storica sede del Liceo Classico «Leonardo Ximenes», nel centro storico. La somma, resa disponibile nell'ambito dei fondi per la riqualificazione e la messa in sicurezza dell'edilizia scolastica in Italia, era stata chiesta da oltre tre anni. L'intervento prevede la bonifica e il consolidamento della struttura con iniezioni di malta idraulica alla quale sarà aggiunta della pozzolana.

Per le classi superaffollate e la sezione serale non concessa nonostante 34 iscritti ("Così non viene più garantito il diritto allo studio"), protestano i familiari degli alunni del Geometri «Accardi-D'Altavilla» di Petrosino. I genitori lamentano che «le tasse vengono pagate regolarmente, mentre quando si devono ricevere i servizi ci si sente dire che ci sono problemi di organico e per questo due terze classi di 27 alunni vengono unificate in una sola, mentre con 37 alunni è stata autorizzata una sola prima».

A Marsala continua a tenere banco la vicenda del Commerciale, che è da venti anni ospitato in un locale privato (un ex albergo, in Via Trapani) per il quale la Provincia paga attualmente un canone annuo di 300.000 euro. 

Più in generale, comunque, la settimana scorsa, la Rete degli studenti medi è scesa in piazza  per sollecitare l'approvazione del disegno di legge regionale sul diritto allo studio, già approvato dalla giunta Crocetta.
«Ciò che chiediamo - dicono gli studenti - è che gli alunni tornino essere la figura principale nella scuola pubblica, rivendichiamo una scuola migliore che abbia al centro i nostri bisogni educativi. Inoltre il miglioramento dell'edilizia scolastica e lotta alla dispersione devono tornare a essere temi centrali da affrontare e risolvere».
I giovani chiedono , inoltre, di avere garantito il diritto allo studio e di potere disporre di una didattica innovativa e di una scuola di qualità che consenta loro il libero accesso all'Università o al mondo del lavoro per chi lo desidera. Tra gli obiettivi che si è posta la Rete degli studenti medi del Trapanese vi è pure quello di aggregare i giovani negli spazi inutilizzati delle scuole e delle città della provincia così da riconvertirli in luoghi di incontro.