Questo pomeriggio (giovedì), alle 17, nuova seduta del consiglio comunale di Marsala, che è tornato a riunirsi ieri in seduta di prosecuzione per continuare la trattazione dell’ordine del giorno dei lavori. Ieri i lavori, presenti il dirigente del settore Grandi Opere, Gian Franco D’Orazio e il funzionario ingegner Giuseppe Valenti, sono ripresi dal punto relativo alla variante urbanistica per decorrenza del termine di validità decennale dei vincoli del Piano comprensoriale, di un’area sita in contrada San Silvestro all’interno dell’area industriale prospiciente la Via Favara. L’atto deliberativo, presenti 21 consiglieri, è stato approvato a maggioranza con 16 voti favorevoli e 5 astensioni.
Approvato all’unanimità, dopo apposita votazione di prelievo del punto e dopo un vivace e articolato dibattito che ha visto intervenire i consiglieri Carnese, De Maria, Ingrassia, Fici, Augugliaro, Russo l’ordine del giorno da inviare all’Antitrust Nazionale con primo firmatario il consigliere Michele Gandolfo (+11) relativo al “caro benzina” e alla constatazione che a Marsala il prezzo della benzina e del gasolio è più caro rispetto agli altri comuni della provincia e, in assoluto, tra i più cari d’Italia.
Questo il testo dell’ordine del giorno esitato ieri sera dal consiglio comunale: “Premesso che, nonostante in Sicilia venga raffinato il 40% del petrolio lavorato in Italia, il prezzo della benzina è il più caro rispetto al resto d’Italia, e le compagnie petrolifere di distribuzione approfittano dello svantaggio dei siciliani di non potere usufruire di collegamenti via terra con le altre regioni, i sottoscritti consiglieri comunali Gandolfo, Titone, De Maria, Angileri, Carnese, Augugliaro, Giuseppe Milazzo, Genna, Eleonora Milazzo, Anastasi e Cordaro chiedono l’intervento dell’Antitrust Nazionale e di trasmettere copia della presente per conoscenza al presidente del Consiglio dei Ministri e al Prefetto di Trapani al fine di svolgere una indagine conoscitiva per stabilire se, come sospettato da più parti ormai da tempo, vi sia un cartello nella città di Marsala con l’obiettivo di eliminare o diminuire la concorrenza tra i vari distributori causando un aumento dei prezzi medi dei carburanti che risulterebbero più alti di circa 20 centesimi di euro al litro al litro rispetto alle altre Città della provincia di Trapani. Tutto ciò comporterebbe un aggravio dei costi che si può calcolare in circa 300 euro annuni a famiglia e in circa 10 milioni di euro annui per i cittadini marsalesi, non dimenticando il danno maggiore a carico delle imprese cittadine”.
L’ordine del giorno sul “caro benzina” è stato approvato con 18 voti favorevoli (su 18 consiglieri presenti) e precisamente: Sturiano, Carnese, Fici, Anastasi, Coppola, Cordaro, Gandolfo, Giuseppe Milazzo, Di Girolamo, De Maria, Ingrassia, Augugliaro, Putaggio, Rodriquez, Salvatore Accardi, Michele Accardi, Fazzino e Galfano.
Al termine dei lavori, prima dell’aggiornamento della seduta a questo pomeriggio, una comunicazione del presidente Vincenzo Sturiano. Sturiano ha informato l’aula della sua intenzione di richiedere un incontro col Prefetto di Trapani per l’allestimento di un “tavolo tecnico” per chiarire cosa sta succedendo attorno all’Airgest e all’aeroporto di Birgi alla luce delle dichiarazioni rilasciate alla stampa da parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta di vendere a privati le azioni di proprietà della Regione dell’Airgest, la società che com’è noto gestisce lo scalo portuale.