Si capirà presto se è tutto un bluff o se fa sul serio. Rosario Crocetta ieri ha azzerato la sua giunta, ed è pronto a trattare della nuova con i suoi alleati, Pd in testa. Cosa abbia in testa davvero, lo sa solo lui. Per molti democratici tutta questa improvvisa disponibilità è sospetta. Per altri, invece, è la mossa della disperazione pur di salvare dalla mozione di censura l'assessore alla formazione Nelli Scilabra. Già ieri pomeriggio, prima di tornare da Roma, Crocetta aveva comunicato al presidente dell'Ars Ardizzone:“In data odierna provvederò a definire le procedure di revoca delle deleghe agli assessori. Della definizione del percorso provvederò a darle comunicazioni nella mattina di domani”.
L’ultima riunione di giunta del Crocetta-bis ha deliberato una serie di provvedimenti, tra cui il piano di conversione della rete ospedaliera che dà il via libera agli Ospedali riuniti. “In questo modo – ha scritto Crocetta in una nota – si salvano e si migliorano tutti i piccoli ospedali della Sicilia e si sbloccano le assunzioni in Sanità”. Ancora, la giunta ha approvato il ddl sulle norme di tutela delle aree caratterizzate da valenza ambientale e paesaggistica. Secondo il governatore, il provvedimento “metterà fine all’eolico selvaggio, regolamentando tutta la materia”. La giunta ha inoltre approvato la costituzione di parte civile della Regione nel procedimento penale nei confronti di un soggetto accusato di incendio doloso in un’area boschiva del messinese, che avrebbe causato danni ambientali per 1 milione e seicentomila euro e per un milione nei confronti del patrimonio della Regione. Delibere anche sulla Formazione professionale: l’esecutivo regionale ha definito le spese necessarie, circa 35 milioni, per il prepensionamento degli addetti alla Formazione che interesseranno solo nel 2014 circa 1400 persone. E ha reperito le risorse necessarie, circa 10 milioni, per coprire la cassa integrazione in deroga dei lavoratori della Formazione, dopo il via libera del Ministro Poletti. Ancora, la giunta si è occupata di fondi europei, completando la riprogrammazione di nuovi 240 milioni del po-fse 2007/2013, approvata da Bruxelles.
Ma nascerà una giunta nuova di zecca o sarà un rimpasto? Sarà un governo di soli tecnici o ci saranno anche deputati dell'Ars? Ecco cosa scrive La Sicilia:
La questione è principalmente all'interno del Pd. Crocetta non intenderebbe fare a meno dell'assessore alla Salute, Lucia Borsellino, nei confronti della quale nessuno solleva obiezioni; né dell'assessore alla Formazione professionale Nelli Scilabra che, invece, a qualcuno fa storcere il muso. In bilico ci sarebbero: Michela Stancheris (Turismo), Giusi Furnari (Beni culturali) e Salvatore Calleri (Energia).
Bisogna fare posto a due esponenti dell'area cuperliana, mentre Articolo 4 potrebbe chiede un secondo assessorato, oltre le Risorse agroalimentari, attualmente guidato da Ezechia Paolo Reale.
L'Udc, che avrebbe ritrovato l'intesa interna dopo le polemiche sorte in seguito alla nascita del Crocetta-bis, intende confermare Nico Torrisi (Infrastrutture) e Patrizia Valenti (Autonomie locali). Il Patto dei moderati e riformisti di Salvatore Cardinale, che nell'ormai ex giunta aveva in quota la Furnari, sarebbe pronto a mettere sul tavolo un nome di alto profilo.
I 26 deputati di Forza Italia, Nuovo Centrodestra, Partito dei siciliani-Mpa, Lista Musumeci, Gruppo misto hanno nel frattempo presentato ufficialmente la loro mozione di sfiducia a Crocetta. Se si sommano ai loro voti quelli del Movimento Cinque Stelle, 14, si fa a 40 voti tondi tondi su 90.