Sembra incredibile, ma 46 anni dopo il terremoto il Belice continua ancora oggi ad essere oggetti di commissioni speciali. L'ultima è stata creata dal presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. La delibera è del 13 Maggio scorso (clicca qui per leggerla). Rimarrà in carica per tutta la legislatura. A presiederla sarà il presidente Crocetta o un suo delegato. Sarà composta, oltre che dal governatore, dal presidente del Libero Consorzio di Trapani, da tre sindaci della provincia di Trapani, Palermo e Agrigento, dai direttori generali di turismo, programmazione, protezione civile, sport e spettacolo, beni culturali e potrà essere integrata ogni volta dai dirigenti competenti sulla questione. Ci saranno anche il coordinatore dei sindaci della Valle del Belice ed i dirigenti dei dipartimenti degli uffici regionali. La presenza in commissione sarà a titolo gratuito. Dovrà occuparsi di «verificare lo stato della ricostruzione e realizzazione delle opere pubbliche dopo il terremoto del 1968». Ma la commissione avrà anche un altro compito: «Elaborare un apposito disegno di legge per il rilancio del territorio».
Si dovrà poi occupare di «verificare lo stato delle partite finanziarie da rivendicare nei confronti del governo nazionale».
Nella notte tra il 14 ed il 15 gennaio del 1968, un terremoto di magnitudo 6.1, devastò la Valle del Belice, provocando 370 morti ed un migliaio di feriti. Tra i 14 centri colpiti dal sisma - nelle province di Trapani, Agrigento e Palermo - vi furono paesi completamente distrutti: Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago. Circa 70 mila i senzatetto. Il sisma mise in ginocchio Menfi, Partanna, Camporeale, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Sambuca di Sicilia, Sciacca, Santa Ninfa, Salemi, Vita, Calatafimi, Santa Margherita del Belice.
Oggi la ricostruzione non è ancora ultimata: mancano 133 milioni di euro per le opere pubbliche e 300 milioni per l'edilizia privata. Il fabbisogno per le opere pubbliche e' stato definitivamente individuato nel 2008 quando il coordinamento dei sindaci concordo' con il ministero delle Infrastrutture l'elenco definitivo dei lavori da completare. Ma ancora oggi il nocciolo del problema è racchiuso nella mancanza di fondi.
Solo lo scorso 23 Settembre sono stati consegnati a Menfi 71 alloggi popolari agli ultimi senzatetto che persero la casa. Da 46 anni aspettavano una nuova sistemazione. Gli alloggi sorgono in via Risorgimento, nel popoloso quartiere di San Michele.