Appartiene alla Firenze Vincenzo Srl la cava per il riciclaggio di inerti di Castelvetrano "stoppata" dalla Regione Siciliana perchè i gestori sono ritenuti vicini a Matteo Messina Denaro. La revoca dell'autorizzazione è arrivata dopo l'input dell'ex assessore Calleri dopo che le ultime indagini hanno svelato i legami del titolare, Rosario Firenze, con la sorella e il cognato del boss .Nei rapporti investigativi che sono alla base dell'interdittiva della prefettura, e dal successivo provve-dimento di revoca firmato da Calleri, si racconta che Rosario Firenze, il figlio del titolare della società che gestiva la cava di contrada Calviano di Castelvetrano, è «compare» della sorella e del cognato del superiatitante perché «ha battezzato il figlio» e da loro riceveva incarichi di lavoro. Tra le pagine dell'inchiesta c'è anche un'intercettazione in cui due donne parlano del rinvenimento in un fondo agricolo di materiale di risulta proveniente da demolizionl depositato da ignoti su indicazione del «signor Firenze... Saro...», che risulta «legato ai Messina Denaro... sono una cricca».