14,00 - E' stata rinviata a fine novembre (il 26) l'udienza che dovrebbe mettere la parola fine alla vicenda giudiziaria che vede coinvolto il Sindaco di Trapani, Vito Damiano, accusato di peculato. Il giudice monocratico Antonio Cavasino ha aggiornato l’udienza a quella data per eventuali repliche, sia da parte dell’accusa che della difesa, per poi andare in Camera di Consiglio. Oggi ha concluso la sua arringa l’avvocato Gino Bosco che, assieme all’avvocato Massimo Pelliccioli, del foro di Milano, difende il sindaco, accusato di uso improprio dell’auto del Comune. Nel frattempo il consiglio comunale ha deciso di aumentare il gettone (o meglio di prendere atto della fine della riduzione per la violazione del patto di stabilità) del 30% e di portarlo pertanto a 86 euro. Nel corso del dibattito l’assemblea di Palazzo Cavarretta ha approvato un emendamento, presentato da dodici consiglieri, che punta, da un lato, a fare scattare l’aumento nel 2015, e quindi non nell’anno in corso e senza alcuna retroattività, permettendo all’amministrazione comunale di risparmiare circa 300 mila euro; dall’altro il Consiglio ha stabilito l’importo massimo del gettone ad 87 euro, dando facoltà a ciascun consigliere di rinunciare alle indennità.Alla fine la delibera è stata approvata così come emendata con quindici voti favorevoli, sette contrari e tre astenuti.
07,00 - Torna a riunirsi oggi il consiglio comunale di Trapani, ma ancora una volta manca all'ordine del giorno il bilancio 2013. I contorni della vicenda, che vale per Trapani come per altri Comuni, come per esempio Marsala, sono sempre più paradossali, dato che ormai è chiaro che il bilancio "preventivo" verrà approvato solo a fine anno, e questo perchè si aspetta ancora di capire con certezza l'entità dei tagli nei trasferimenti di Regione e Stato. Un bilancio, quello di Trapani, che quando arriverà sarà oggetto di polemiche già anticipate, una riguarda il contributo di 300.000 euro all'aeroporto di Trapani Birgi, l'altra invece il contributo di 450.000 euro al Luglio Musicale Trapanese di Giovanni De Santis. Mentre quest'ultimo infatti parla di "risultati lusinghieri", dall'opposizione, e in particolare dal consigliere comunale del Pd Vincenzo Abbruscato, non sono mancate le critiche, anche dure. Al di là dell'ordine del giorno, comunque, il dibattito politico potrebbe essere incentrato su quello che accadrà al Tribunale di Trapani, dove è attesa per oggi la sentenza per il processo che vede imputato con l'accusa di peculato il Sindaco Vito Damiano.
Le sedute d'aula sono previste per oggi e per il 3 novembre. Chissà se i consiglieri avranno voglia di affrontare il tema della rideterminazione del gettone di presenza. E' tra i punti all'ordine del giorno, e lo è già da un paio di mesi. Il gettone attuale è di 66 euro.
Il consiglio dovrà occuparsi anche del piano triennale delle opere pubbliche, atto propedeutico al bilancio. All'ordine del giorno pure un piano di lottizzazione in Via Torre Marausa per realizzare «case ed appartamenti per vacanze».
Il tutto in una geografia politica in continuo mutamento, dopo il ritorno di Antonio D'Alì in Forza Italia. E infatti al gruppo - che si appresta dunque a diventare il primo in aula - si sono aggiunti Totò La Pica, Nicolò Lamia e Giuseppe Guaiana. Si aggiungono a Vito Mannina, Francesco Salone, Giovanni Vassallo.
Ma, come dicevamo in apertura, oggi l'attenzione della politica trapanese è tutta sul Palazzo di Giustizia. E' attesa per oggi la sentenza del processo per peculato aperto a carico del sindaco Vito Damiano, accusato di avere utilizzato indebitamente in alcune occasioni l'auto di servizio per andare allo stadio, al palazzetto dello sport, dal barbiere. Il primo cittadino ha sempre rigettato le accuse. Il pubblico ministero Franco Belvisi ha chiesto la condanna del sindaco a un anno e mezzo di reclusione.