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31/10/2014 06:20:00

De Santis: "Trasparenza e impegno, così rinasce l'Ente Luglio Musicale di Trapani"

Giovanni De Santis, direttore artistico e consigliere delegato dell’Ente Luglio Musicale Trapanese, è già tempo di bilancio, dopo mesi di polemiche, di incertezze sui trasferimenti pubblici. Alla fine il Comune di Trapani darà 430 mila euro. Ma come sta l’Ente Luglio?

Il primo bilancio ci rende molto orgogliosi. Non me ne faccio un vanto, ma è merito della capacità dei dipendenti e dei funzionari che hanno collaborato anche esternamente a titolo gratuito. Il patrimonio di un teatro è un patrimonio immateriale. Il saper fare si costruisce in decenni di attività, se viene messo in condizione di esprimersi al meglio riesce a fare miracoli come nella stagione lirica estiva. In 60 giorni abbiamo rimesso mano sia all’azienda Luglio Musicale che alla produzione. Le opere quest’anno sono state totalmente autoprodotte, non abbiamo comprato pacchetti da fuori. Questo ha determinato un controllo diretto e una maggiore qualità della programmazione. La stampa nazionale torna a parlare del Luglio Musicale e lo fa prendendolo come modello di riferimento per gli altri teatri. In Italia tutti i teatri soffrono e si è alla ricerca di nuovi modelli gestionali che li trasformino da carrozzoni mangia soldi in opportunità per la comunità.

Durante la conferenza stampa di qualche giorno fa, dove c’era anche il sindaco di Trapani Vito Damiano, avete portato tutti i numeri dell’Ente Luglio. Non solo le spese e gli incassi, ma anche i biglietti omaggio staccati. Il risanamento di un ente passa anche dalla trasparenza?

La trasparenza è un elemento strategico.Chi non ha nulla da nascondere, chi non opera per interessi diversi da quelli della comunità, ha interessi a far conoscerequello che sta facendo. Anche per gli argomenti spinosi, come può essere quello dei biglietti omaggio. In questo caso abbiamo fatto una politica totalmente in antitesi rispetto a quello che è stato fatto nel ventennio precedente. Il biglietto omaggio da strumento clientelare è diventato un’opportunità per il luglio.

In che senso?


Sono stati ridotti drasticamente. Poi i biglietti omaggio sono stati staccati secondo un elenco ben preciso, e con le causali. Ogni biglietto omaggio aveva il nome, il cognome e il motivo per cui veniva rilasciato. E doveva essere un motivo legato agli interessi del Luglio. Ad esempio, all’ingegnere che ci ha fatto il progetto a titolo gratuito abbiamo dato il biglietto omaggio, come per il consulente a titolo gratuito. E’ un gesto simbolico per ringraziare questi professionisti che non ci hanno fatto pagare.

C’era un periodo in cui erano più i biglietti omaggio che i paganti invece.

C’erano percentuali spaventose. In alcuni spettacoli si arrivava al 50% di biglietti omaggio. Adesso invece i biglietti omaggio incidono per il 6,77%.

Qualche altro numero sul Luglio?

Il pubblico è aumentato del 153%. Siamo passati da 1693 spettatori solo per la lirica nel 2013, a 4287 spettatori paganti di questa stagione. Anche se andiamo indietro negli anni, quando andava molto bene, si arrivava al massimo a 3 mila spettatori.

Questo solo per la lirica.

Con tutte le altre manifestazioni si va ad oltre 8 mila paganti. Come movimentazione di pubblico nel centro storico, compresa la notte bianca che abbiamo organizzato, abbiamo avuto più di 15 mila persone. Il tutto organizzato in 40 giorni.

Cosa ci aspetta adesso?


Abbiamo un grande progetto in mente che dovrebbe partire a maggio. Si chiama Trapani città mediterranea della Musica. Intendiamo trasformare il centro storico e non solo in un grande palcoscenico a cielo aperto. La mia idea può apparire farneticante, ma vi assicuro che si poggia su dati oggettivi e realizzabili. Mi farebbe piacere che Trapani possa competere con Salisburgo, con Vienna, e le grandi capitali europee della musica. E ha una peculiarità perchè è una città del Mediterraneo, sarebbe una cosa unica.