«Giuseppe Cimarosa è un giovane che i cittadini onesti, le associazioni culturali e d’impegno sociale e le istituzioni non devono lasciare solo in questo percorso di riscatto intrapreso dopo la collaborazione del padre Lorenzo con la giustizia». Lo ha detto il Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, dopo averlo incontrato ed essersi intrattenuto a parlare con lui venti minuti prima che si svolgesse il consiglio comunale sulla legalità a Castelvetrano, al quale il giovane è stato invitato. Cimarosa, che proprio qualche giorno addietro ha raccontato al quotidiano cattolico Avvenire la sua storia, è figlio di Lorenzo, arrestato nell’operazione “Eden” e oggi collaboratore di giustizia. Determinante per la scelta del padre Lorenzo di collaborare coi magistrati è stato proprio il figlio Giuseppe dopo averlo incontrato la prima volta in carcere. Al Vescovo, Giuseppe Cimarosa (che ha preso una dura posizione pubblica contro il superlatitante Matteo Messina Denaro), regista di teatro equestre e fondatore della “Compagnia del centauro”, ha raccontato la sua solitudine, la sua paura e quella che vive la sua famiglia: il fratello Michele, la mamma Rosa Filardo e la nonna Rosa Santangelo (zia del superlatitante Matteo Messina Denaro) che vivono con lui senza tutela. Giuseppe Cimarosa ha detto al Vescovo che tutti i componenti del suo nucleo familiare hanno condiviso la scelta della collaborazione con la giustizia del padre.