La provincia di Trapani, entro marzo 2015, potrebbe perdere quattro presidi di polizia. Chiusure dettate dal Governo Renzi, in una operazione di spending review che dovrebbe portare alla dismissione di 30 presidi in tutta la Sicilia. Nell’ambito della “riorganizzazione” rischia la chiusurala sezione di polizia postale e la squadra nautica della polizia di Trapani. A Marsala potrebbe chiudere il distaccamento della polizia stradale. A Castelvetrano il posto di polizia ferroviaria è chiuso già da alcuni anni, e il suo taglio sarebbe una presa d’atto, una questione di formalità.
Per Igor Gelarda, segretario regionale Consap (confederazione sindacale autonoma di Polizia), la chiusura di trenta presidi di polizia in Sicilia comportano “un pericolo per la sicurezza dei cittadini. La Consap è assolutamente contraria. In una regione come la nostra, nella quale la densità criminale occulta e non, organizzata o meno, è assai alta togliere sedi della Polizia dal territorio non può essere una scelta vincente. Con quale criterio si pensa di chiudere, ad esempio, i posti della Polizia postale e delle comunicazioni di Trapani, Agrigento, Enna, Ragusa e Siracusa che indagano su reati come le truffe, la pedopornografia e il cyber-bullismo? In passato sono stati già depotenziati, ma ora vanno rinforzati e non tagliati”.
“Perché - si chiede Gelarda - occorre chiudere, anche la sede della Squadra nautica di Trapani, che oltre a controllare la costa effettua un servizio di collegamento per la sicurezza dei croceristi in una zona che registra un notevole afflusso di villeggianti poiché vicina alle Egadi?”
Non è investire sulla sicurezza, per il sindacalista, sopprimere i distaccamenti di polizia stradale come quello di Marsala. Qui ci sono 15 agenti che coprono l’intero territorio della provincia di Trapani durante i pattugliamenti in autostrada. Questo è uno dei tanti compiti che assolvono. La polizia stradale di Marsala è stata inserita nell’elenco delle stazioni da chiudere perchè tra quelle, in provincia di Trapani, con meno agenti. Ad Alcamo sono circa 40, a Castelvetrano una ventina.
“Sono tagli senza senso” per il sindacalista, “il risparmio sarà minimo, ma i risultati per la nostra regione saranno funesti in termini di sicurezza”. Il piano del Governo è stato stilato tenendo conto delle linee predisposte dai vertici di polizia e carabinieri. Si prevede di risparmiare circa 600 milioni soltanto per le forze dell’ordine, più altri 100 milioni dalla riorganizzazione dei vigili del fuoco. Sono 72 i posti e le sezioni di polizia ferroviaria che dovranno essere eliminati secondo il principio di accorpare le risorse e puntare sugli uffici centrali. Le squadre nautiche eliminate saranno 52 in tutta italia. E 72 saranno le sezioni di polizia postale soppresse. In tutto sono 265 sezioni di polizia, 7 compagnie e 17 stazioni dell’Arma dei Carabinieri. In Sicilia sono una trentina i presidi a rischio. “La sicurezza dei cittadini è un investimento, non un costo, il vero risparmio si fa con l'accorpamento e il coordinamento delle undici forze dell'ordine esistenti in Italia” conclude Gelarda. Anche La Uil Polizia della provincia di Trapani, rappresentata da Antonino Scifo, è intervenuta sulla questione, e nei giorni scorsi ha chiesto il potenziamento delle squadre Volanti al questore Maurizio Agricola.
Certo, questi tagli, potrebbero essere l’ennesimo depotenziamento dell’apparato sicurezza e giustizia in provincia di Trapani. Dopo le chiusure delle sedi distaccate dei tribunali di Alcamo, Mazara, Castelvetrano e Partanna. Con il Tribunale nuovo di Marsala che ancora non entra in funzione. E con la chiusura delle carceri, come quello di Marsala.