Proseguono costanti i servizi finalizzati al contrasto del lavoro nero e alla verifica della dignità dei rapporti di lavoro, da parte dei Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Trapani, con gli ispettori civili, d’intesa fra il Direttore della Direzione Territoriale del Lavoro Arch. Francesco. I militari dell’Arma pongono in quest’attività particolare impegno al servizio dei lavoratori e a garanzia dei probi imprenditori salvaguardati così dalla concorrenza sleale: anche al fine di invogliare i cittadini ad avvicinarsi alle Stazioni o direttamente all’Ispettorato del Lavoro per riferire di rapporti di lavoro anomali o situazioni di pericolo. Lo scopo è quello di massimizzare la tempestività degli interventi e prevenire tutte le potenziali situazioni di perdita di posti di lavoro o letali, che impediscano ad un padre di famiglia di tornare a casa la sera.
Ogni incidente sul lavoro è una perdita per i Carabinieri che lavorano per prevenirli.
I rapporti di lavoro irregolari e il lavoro nero sono invece patologie da sconfiggere, nell’intenzione che l’azione costante dell’Arma dissuada i comportamenti difformi e induca tutti i datori di lavoro a fare emergere ogni lavoratore dipendente.
E’ con quest’approccio che, nella prima decade di novembre, i Carabinieri dell’Ispettorato e dell’Arma di Trapani sono dunque intervenuti in diversi territori con diverse attività ispettive in edilizia, officine meccaniche, rivendite telefonia, ristorazione, terziario di : Trapani(1), Mazara del Vallo(3) e Alcamo(2) scoprendo il 50% delle posizioni lavorative in nero rispetto al numero di lavoratori controllati.
I militari hanno ispezionato 9 aziende e verificate 25 posizioni lavorative, tra queste hanno scoperto 14 lavoratori “in nero”. Inoltre è stata intimata la sospensione dell’attività imprenditoriale a 6 imprese commerciali a Mazara del Vallo(4) e Alcamo(2) per avere impiegato in nero una forza lavoro superiore al 20% dei presenti al momento del controllo. In particolare nella prima per avere impiegato 1 lavoratore in nero su 2 presenti; nella seconda per avere impiegato 2 lavoratori in nero su 2 presenti; nella terza c'erano 3 lavoratori in nero su 3; nella quarta 2 lavoratori in nero su 3 presenti; nella quinta i lavoratori in nero erano 2 su 2 e nella nella sesta azienda erano 4 su 4. I commercianti sospesi hanno ottemperato alle prescrizioni ed hanno regolarizzato i dipendenti in nero versando sanzioni aggiuntive per un totale di 9900,00€: dovranno inoltre versare i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori non corrisposti ai 14 operai, oltre a corrispondere una maxi sanzione di 4000€ per ogni lavoratore scoperto “in nero”. Sono state contestate sanzioni amministrative per complessivi 70.710,00€: occorre ripetere che il “lavoro nero” allorché emerge a seguito di controllo costa all’imprenditore di più del lavoratore tutelato a norma di legge. Le ispezioni disposte dalla Direzione territoriale del Lavoro, d’intesa col Comando Provinciale dei Carabinieri, proseguiranno con impegno sempre maggiore da parte dei militari e degli ispettori civili in Trapani e provincia, al fine di garantire la massima equità in ogni settore merceologico.