I vicini di casa non sopportavano più i cattivi odori fuoriuscire da quell'appartamento sito in Via Carducci n.1 (Quartiere S. Alberto) a Trapani, dove all'interno vive una famiglia con circa dieci persone (anche minorenni) e due cani, uno segregato in un balcone di 1x3 metri completamente invaso da feci, e l'altro chiuso in una stanza della casa piena di urina. Così, hanno deciso di informare il Partito Animalista Europeo con una lettera anonima indirizzata alla sede di Roma del movimento politico.
Il Segretario Nazionale del PAE, Enrico Rizzi, acquisiti alcuni elementi, ieri mattina ha informato la stazione dei Carabinieri di Borgo Annunziata, il Servizio Veterinario dell'ASP di Trapani ed il Nucleo delle Guardie Eco Zoofile dell'OIPA di Trapani. In meno di un'ora, la Task Force è intervenuta in Via Carducci. Sul posto, anche il Segretario del Pae, Enrico Rizzi che, assieme alle Autorità, ha effettuato il sopralluogo all'interno dell'abitazione.
I medici veterinari Dott.ri Roberto Messineo e Paolo Augugliaro non hanno avuto dubbi. Gli animali, si legge nella relazione inviata alla Procura di Trapani, " venivano tenuti in condizioni igienico sanitarie precarie; in particolare, il cane di grossa taglia di circa 35 kg si trovava rinchiuso all'interno di un balcone totalmente ricoperto di escrementi non raccolti da tempo ed inoltre l'animale presentava evidente onicogrifosi (unghia lunghe) - causa conseguente alle ridotte dimensioni del balcone che non consentivano una corretta deambulazione " .
Il compagno della donna, noto pregiudicato, durante l'intervento, ha litigato con i suoceri anziani, distruggendo tutto ciò che si trovava tra le mani (sedie, piatti, ecc..) per poi infine aggredire il padre della compagna, un'anziano di 74 anni. L'uomo, è stato trasportato al pronto soccorso con un'ambulanza del 118.
Del caso è stato informato telefonicamente il Sostituto Procuratore della Procura di Trapani, Dott. Anna Trinchillo, che ha disposto l'immediato sequestro degli animali e l'immediato affido alle Guardie Zoofile dell'OIPA di Trapani per procedere alle cure del caso.
La proprietaria degli animali, nonchè figlia dell'uomo aggredito, è stata denunciata alla Magistratura per maltrattamento di animali. Rischia fino a due anni di reclusione ed una sanzione da 5 a 30 mila euro.