Alle intemperanze di Enrico Rizzi, il segretario nazionale tuttofare del Partito Animalista Europeo, siamo abituati. Anzi, un po' la sua iper attività, in una città, Trapani, dove tutto è immobile, ci fa anche piacere. In pochi anni Rizzi ormai, anche se giovane, è molto conosciuto. Dove c'è un cane azzoppato, un cardellino ferito, un cavallo legato ad un calesse, arriva lui: scrive, denuncia, telefonca. Lancia petizioni che invadono le redazioni, mette nei guai vigili urbani e sindaci. Adesso però ha superato il segno.
Cosa è successo? E' morto Diego Molter, un politico molto noto in Trentino: era presidente del consiglio regionale del Trentino Alto Adige. E' morto durante una battuta di caccia, non per un tragico incidente, ma per un infarto. oltrer è stato trovato privo di vita nei boschi della valle dei Mocheni. Ad ucciderlo è stato un arresto cardiaco mentre stava conducendo una battuta di caccia mattutina con tre amici. Non si è sentito bene, ha detto loro che si sarebbe fermato per riposarsi. Ma non vedendolo arrivare, i compagni sono tornati indietro rinvenendo il cadavere. Una morte accidentale, dunque.
Ed Enrico Rizzi, che dei cacciatori è nemico, ha gioito. Il fatto che Molter fosse un cacciatore e che negli scorsi mesi avesse appoggiato la cattura dell’orsa Daniza, morta in seguito alla narcosi effettuata per bloccarla, ha scatenato la sua ira. “Infame, adesso sai cosa vuol dire morire…”. Sette parole e uno stato d’animo (“delighted”, felicissimo). E non solo ha scritto una cosa stupida e cattiva su Facebook, ma si è anche subito prodigato di fare sapere a tutti che la portata della sua boiata era stata diffusa e ripresa dai principali siti e giornali nazionali, sempre in cerca di personaggi come lui. Tant'è che tutto è stato coronato dall'immancabile intervista a La Zanzara di Cruciani su Radio 24, ti pareva.
Rizzi non fa un passo indietro anche a ventiquattr’ore di distanza: “È un discorso che va oltre Daniza, ben oltre. Non mi rimangio nulla di quello che ho scritto né ho intenzione di cancellare il messaggio”, afferma. “Per me è deceduto un cacciatore. Punto. Seminano morte ogni mattina quando si alzano e imbracciano un fucile. Che sia morto per un malore non c’entra nulla, così come che la legge consenta l’attività venatoria non significa che questa sia una pratica giusta”, spiega il segretario animalista.
Poi continua: “Perché non si racconta di tutti gli uomini feriti o uccisi dai fucili dei cacciatori? A Pantelleria nel novembre 2012 un bambino di cinque anni morì per mano del padre durante una battuta (circostanza non vera, n.d.r.). Chi prende un fucile e va a caccia sta andando a uccidere e sa bene che può succedere anche lui. Quanti animali aveva ucciso Moltrer? Io piango le vittime innocenti, umane e non, che cadono per mano di questi signori. Un cacciatore in meno per me vuol dire tanti animali in più, che si tratti di un uccellino o dell’orsa Daniza”.
Non retrocede neanche davanti allo sdegno che centinaia di persone continuano a manifestare tra i commenti al suo post: “Ma quale gente indignata, la gente ha cose serie a cui pensare. Da ieri pomeriggio ho ricevuto trecento messaggi d’insulti e minacce. Sa di chi sono? Tutti cacciatori”.
Forse ha ragione uno fra i tanti che gli scrive: "Per quello che hai scritto e per la posizione che occupi, dovrebbero denunciarti immediatamente. Sei vergognoso e scandaloso. La rovina di tutti gli animalisti. Spero che tutti gli animalisti si impongano di cacciarti via".