La scoperta del giro di prostituzione attorno alla città di Trapani venuta alla luce qualche giorno fa ha portato ad indagare su altri presunti coinvolgimenti di persone insospettabili che facevano parte della rete. Le indagini hanno fatto emergere fatti sconvolgenti che vedono protagonisti individui appartenenti alla Trapani bene, che adesso trema perché sente scricchiolare sotto i piedi la corazza che fino adesso li ha coperti.
L’inchiesta eseguita dagli agenti di polizia ha fatto emergere informazioni interessanti, fornite dalle squillo e dai transessuali che hanno fatto parte di questo giro allargato di prostituzione, che ora confessano particolari inediti e scandalosi sui loro clienti. Clienti che appartengono a fasce di livello sociale rispettabili, professionisti di alto rango, avvocati, imprenditori facoltosi che erano disposti a sborsare cifre assurde per avere a loro disposizione belle donne, giovani e intraprendenti, e anche rapporti piccanti. Per ogni incontro pagavano anche 500 o 600 euro, e a volte anche di più.
Ecco che gli investigatori hanno provveduto ad interrogare alcuni clienti coinvolti nel giro di prostituzione, a cui molti hanno risposto anche imbarazzati perché padri di famiglia ma anche conosciute come persone rispettabili e incapaci di fare certe cose. L’inchiesta ha coinvolto numerosi centri della provincia di Trapani, tra cui Alcamo, Marsala e anche Castellammare del Golfo. La vicenda non avrà ripercussioni penali sui clienti in quanto le prestazioni fornite dalle prostitute erano eseguite da persone adulte, ma quello che ha messo in imbarazzo molti di loro è stato il dover recarsi in Questura per la deposizione. Infatti, dalle loro confessioni emergono anche rapporti con trans, che alla fine sono risultati essere i più frequenti rispetto a quelli con le donne, e anche i più richiesti.
Gli affari con le prostitute fornivano agli sfruttatori incassi da capogiro. E’ stato calcolato che in un mese i guadagni superavano anche gli ottomila euro, un business pauroso che fruttava alla grande. Gli agenti del Corpo forestale hanno arrestato quattro donne e tre uomini, e tramite dei controlli accurati sono riusciti a ricostruire il giro d’affari e a calcolare i loro incassi.