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26/11/2014 02:20:00

Verso la giornata del Banco Alimentare. In Sicilia poveri raddoppiati

 Nel 2013, il 28,4% delle persone residenti in Italia è a rischio di povertà o esclusione sociale, secondo la definizione adottata nell’ambito della strategia Europa 2020. L’indicatore deriva dalla combinazione del rischio di povertà (calcolato sui redditi 2012), della grave deprivazione materiale e della bassa intensità di lavoro e corrisponde alla quota di popolazione che sperimenta almeno una delle suddette condizioni.
Partendo da un contesto di 6 milioni di persone in povertà estrema il dato preoccupante non è solo il numero – sei milioni – di persone che in Italia non hanno nulla da mangiare, ma rilevare che in tre anni questo numero è quasi raddoppiato. Erano 3.415.000 nel 2011. Il rischio di povertà o esclusione sociale mostra la diminuzione più accentuata al Centro e al Nord (-7,7% e -5,9% rispettivamente), mentre nel Mezzogiorno, dove si registra una diminuzione del 3,7%, il valore si attesta al 46,2% (più che doppio rispetto al resto del Paese).
“In Sicilia in tre anni il numero dei poveri è praticamente raddoppiato. Le previsioni per il 2014 non sono lusinghiere”commenta Domenico Messina, direttore del Banco alimentare di Sicilia, che ha presentato la giornata nazionale della Colletta alimentare che si terrà sabato prossimo.
“Sapere che è la classe media quella che inizia ad aver bisogno di aiuto – ha aggiunto Messina – non tranquillizza, ma fa comprendere quanto è importante il senso della carità e della gratuità nei confronti di chi ha fame. In Sicilia, tramite le 990 strutture accreditate con il Banco, diamo aiuto a 370mila persone e a 37.300 bambini al di sotto dei 5 anni di età”.