In provincia di Trapani ci sono 25.200 persone con diabete. Sono il 5,8% della popolazione. 8.300 persone ancora non lo sanno.
"Le persone con diabete devono avere i mezzi per gestire al meglio il loro diabete: informazioni sulla loro condizione, assistenza specialistica, farmaci e presidi», spiega Giacomo Trapani, Coordinatore della Giornata Mondiale del Diabete per la Sicilia occidentale, «la maggioranza delle persone con diabete combatte ogni giorno per prevenire malattie e condizioni potenzialmente catastrofiche e costosissime per la comunità
Se il diabete è ignorato o gestito male, se la persona non è correttamente istruita e motivata, avrà spesso la glicemia alta e questo sul lungo termine potrà portare a dei danni.
L’iperglicemia, infatti, danneggia arterie e capillari, moltiplicando il rischio di ictus, ischemie e infarti e provocando col tempo seri danni ai reni, alla vista e ai piedi.
Se la persona con diabete è in grado di sedersi al posto di guida e di ‘pilotare’ la propria glicemia: misurarla, mangiare meno pane e pasta e dolci, più frutta e verdura e fare esercizio fisico, potrà prevenire queste complicanze e ridurrà anche il rischio legato ad altre condizioni che spesso si accompagnano al diabete.
I siciliani con diabete finora in grande maggioranza hanno fatto così, tanto è vero che – se i casi di diabete sono aumentati in questi anni – il numero di persone finite in ospedale a causa del diabete si è ridotto nella nostra regione del 55% fra il 2001 e il 2010.
Il diabete quindi costa sempre meno alla collettività grazie al lavoro delle persone con diabete, dei Team diabetologici, ai sistemi per misurare la glicemia e ai farmaci.
«Alle istituzioni chiediamo più attenzione», conferma Giacomo Trapani, Coordinatore della Giornata Mondiale del Diabete per la Sicilia, «chiediamo all’Assessore Borsellino di ascoltare la voce delle Associazioni dei pazienti.
«Ci sono forti differenze fra l’assistenza erogata dalle 9 diverse ASP provinciali, come diverse sono le prestazioni dei presidi ospedalieri, con poche eccellenze strutturali in cui devono confluire tutti i Diabetici, invece l’obiettivo deve essere una rete capillare di team Diabetologici – e di Medici bravi in Sicilia è certo che non né mancano.
Di contro Strisce e microinfusori sono negati ad alcuni ed erogati ad altri, a dipendenza non delle esigenze cliniche, ma delle ‘conoscenze’. E questo è intollerabile».