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27/11/2014 06:20:00

Violenza sulle donne. Tanti eventi in provincia di Trapani. Ma niente soldi per i centri

 95 le donne uccise nel 2014 per mano della violenza maschile, 179 nel 2013 in Italia. Sono i dati della violenza sulle donne che in questi giorni rimbombano. Come rimbombano il dato dei soldi da destinare ai centri antiviolenza e che ancora non arrivano: 17 milioni di euro. Giorni di iniziative in giro per il mondo contro ogni forma di violenza e sopruso nei confronti delle donne. Anche in provincia di Trapani sono diverse le iniziative che in questa settimana associazioni, centri antiviolenza, e cittadini hanno organizzato. A Marsala il Centro Antiviolenza La Casa di Venere ha rivendicato l'opportunità di diffondere una cultura al femminile, con un corteo fatto di canti, musica e letture nel centro storico della città. “Abbiamo voluto dare spazio alla nostra creatività, con la nostra voce, con la musica, con il teatro per veicolare un messaggio di solidarietà e consapevolezza – spiega Caterina Martinez, operatrice del Centro Antiviolenza. Vorremmo che fosse ogni giorno il 25 novembre, per riscuotere questa sensibilità”. La Casa di Venere a Marsala è l'unico centro antiviolenza accreditato, e ogni giorno svolge un lavoro importante per dare supporto e ascolto alle donne vittime di soprusi e violenze. Da qualche mese, dopo due anni e mezzo, ha anche una sede in un immobile confiscato alla mafia: “Finalmente possiamo accogliere in un luogo adeguato le donne che ci chiedono aiuto”. E sono tanti i casi a Marsala, ci racconta Caterina Martinez, ma molti restano ancora nascosti tra le mura domestiche, in pochi denunciano. “Per questo bisogna lavorare per riscoprire una cultura al femminile, molte donne non sono abituate a vivere l'indipendenza femminile e a staccarsi da una cultura prevalentemente al maschile”.
Sono ben 313 fascicoli aperti, da gennaio 2013 a oggi, solo dalla procura della repubblica di Trapani riguardanti reati di maltrattamenti in famiglia e stalking, con l’85% per cento di richieste accolte e con il 65% di ordinanze di custodia cautelare. Reati per la quasi totalità commessi nei confronti di donne. Sono alcuni dei dati emersi in occasione della presentazione del progetto “La prevenzione della violenza sulle donne” promosso dal direttore generale dall’Azienda sanitaria provinciale di Trapani Fabrizio De Nicola, e organizzato dall’ASP in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità. Si tratta di un progetto interistituzionale e multidisciplinare, della durata di un anno, rivolto a 30 studentesse e 20 insegnanti delle ultime classi delle scuole medie superiori trapanesi. Sono coinvolti in questo progetto anche la Prefettura, la Questura, il Tribunale e la Procura della Repubblica di Trapani, oltre all’Ufficio scolastico provinciale e alle due maggiori società sportive del territorio, il Trapani calcio e la Pallacanestro Trapani.
Sempre a Trapani sabato prossimo l'Unione Donne Italiane promuove l'evento “La strade delle Innocenti. La violenza sulle donne migranti”. L'appuntamento è alle 19 al Museo Pepoli con interventi tra gli altri del Vescovo Domenico Mogavero, della professoressa Clelia Bartoli, Abraha Yodit, la deputata Titti Salvo, le senatrici Pamela Orrù e Lucrezia Ricchiuti. Seguiranno reading, performances, e mostra fotografica.

“Run for Women', è la maratona organizzata dall'Associazione Demetra con il patrocinio della Città di Mazara del Vallo, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Circa un centinaio le persone che hanno voluto prendere parte alla piccola maratona che si è svolta in un circuito cittadino di 4 chilometri nel centro Città. Una manifestazione che ha avuto l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica sul t fenomeno della violenza sulle donne e che è servita anche per raccogliere fondi per lo sportello 'Antiviolenza Donna' gestito dall'Associazione Demetra. Ad Alcamo è stata collocata una targa contro ogni forma di violenza, la tratta delle donne e il loro sfruttamento.
Queste le iniziative che hanno tentato di far fuori la solita ipocrisia in occasioni del genere. Quando i centri antiviolenza vengono lasciati soli e senza un soldo. A Marsala ci sono voluti due anni per fornire una sede al centro La Casa di Venere che è l'unico accreditato in città. E a proposito di fondi non se la passano bene i centri antiviolenza e le case rifugio italiani. Dei 17 milioni di euro previsti per loro per il biennio 2013-2014 dalla legge contro il femminicidio ancora i centri accreditati non hanno visto un soldo. In Sicilia ad esempio ci sono 10 centri antiviolenza accreditati per i quali è previsto un finanziamento di 58 mila euro circa. Per le 52 case rifugio dovrebbero arrivare quasi 350 mila euro invece. Ma ancora niente. Intanto il governo annuncia che il Piano d'azione straordinario, previsto dalla legge 119 e invocato da tempo, è in dirittura d'arrivo e così pure i finanziamenti.

Dopo i circa 17 milioni già erogati alle Regioni per il periodo 2013-2014 per i centri antiviolenza, il Governo si impegna a finanziare la legge contro la violenza per 10 milioni nel 2015 e altrettanti nel 2016, più altri 7 milioni destinati ai centri. Sarà vero? Intanto i centro continuano ad accogliere, rimboccandosi le maniche, tante donne vittime di violenze.