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01/12/2014 12:47:00

Mafia. Sequestrati terreni a Patrizia Messina Denaro, sorella di Matteo

 E’ stato appena eseguito un sequestro di prevenzione, disposto dal Tribunale di Trapani e riguardante alcuni beni di Anna Patrizia Messina Denaro, sorella del noto latitante Matteo Messina Denaro, in atto ristretta in custodia cautelare e tratta a giudizio davanti al Tribunale di Marsala per rispondere dei reati di estorsione e associazione mafiosa a seguito di indagini svolte dalla DDA di Palermo.
Si tratta di un compendio immobiliare concernente tre fondi di c.da “Zangara” di Castelvetrano da lei ricevuti in donazione negli anni 2003-2004, raggiunti oggi da sequestro “per equivalente” (art. 25 D.lgs n. 159/2011 che si ha quando: “...la persona nei cui confronti è disposta la misura di prevenzione disperde, distrae, occulta o svaluta i beni al fine di eludere l’esecuzione dei provvedimenti di sequestro e di confisca su di essi, il sequestro e la confisca hanno ad oggetto denaro o altri beni di valore equivalente. Analogamente si procede quando i beni non possono essere confiscati in quanto trasferiti legittimamente, prima dell’esecuzione del sequestro, a terzi in buona fede”) in luogo della somma di € 70.000,00 considerata frutto di estorsione ad opera della Messina Denaro e non più rinvenuta nella sua disponibilità.
Della vicenda si conosce dal contenuto dell’ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito dell'operazione Eden dove è richiamata la condotta della donna considerata responsabile dell’estorsione della somma di € 70mila ai danni di tale Girolama La Cascia. In particolare è stato accertato che quest’ultima, destinataria di una corposa eredità, è stata obbligata a corrispondere a Patrizia Messina Denaro detta somma senza che quest’ultima vantasse al riguardo alcun titolo.
Tale somma era stata già oggetto di attenzione in seno al procedimento di prevenzione a carico di Vincenzo Panicola, marito della Messina Denaro (decreto di confisca emesso dal Tribunale di Trapani il 16 luglio 2014) ma in quella sede, essendo frattanto emersa la responsabilità della moglie Patrizia Messina Denaro, il sequestro era stato revocato.
Oggi la giusta ricollocazione del sequestro che tocca per equivalente i fondi Zangara ricevuti in donazione. Le indagini e l'esecuzione della misura sono state coordinate dal Cololonnello Rocco Lo Pane della DIA di Trapani.