Ahmed Abi, questo è il nome del 23enne somalo, richiedente asilo politico, che negli ultimi giorni aveva creato diversi disordini nella casa di riposo “Giovanni XXIII” e per le strade di Marsala. Il giovane, infatti, dalla giornata di sabato aveva iniziato a dare segni di instabilità e violenza, aggredendo dei dipendenti della struttura di ricovero e danneggiando vistosamente il mobilio di alcune stanze, fino a quando gli interventi dei Carabinieri prima e della Polizia di Stato qualche ora più tardi erano riusciti a riportarlo alla calma. Nella notte seguente, però, il ragazzo dava nuovamente in escandescenza continuando a rompere delle suppellettili della casa di ricovero fino a procurarsi delle vistose ferite ai piedi, utilizzati per sferrare calci agli arredi: anche in questo caso, l’intervento di una pattuglia della Compagnia Carabinieri di Marsala era servito a tranquillizzare il giovane che veniva, inoltre, fatto curare e refertare presso il locale Pronto Soccorso. Ciò nonostante, anche nella giornata di lunedì riprendeva le sue scorribande, venendo bloccato prima dai Carabinieri della Stazione di San Filippo, che lo denunciavano in stato di libertà per aver danneggiato un’autovettura sulla S.P. 21, e successivamente dai militari dell’Aliquota Radiomobile di Marsala, intervenuti poiché il cittadino somalo aveva cominciato nuovamente a danneggiare il mobilio del centro di accoglienza, aggredendo altresì le guardie giurate all’uopo incaricate della vigilanza della struttura dopo le sue ultime sfuriate.
Le avventure dell’ospite somalo, però, hanno avuto fine nella corso della nottata di ieri. Questa volta, infatti, Ahmed Abi si è reso responsabile di violazione di domicilio aggravata da danni sulle cose, poiché si è introdotto in un’abitazione del centro dalla porta/finestra posta sul piano rialzato affacciato sulla strada: il ragazzo, dopo aver aveva rotto la persiana quel tanto da crearsi un passaggio, è entrato in casa dove, attratti dal rumore, lo attendevano impauriti gli anziani coniugi che la abitano. A questo punto, messo in fuga dalle urla dei due e dal successivo accorrere delle persone residenti nel palazzo e nelle case vicine, Ahmed Abi è scappato lungo la strada che l’avrebbe riportato alla Giovanni XXIII. Nel frattempo, contattati dai presenti, sono immediatamente giunti sul posto i Carabinieri della Aliquota Radiomobile di Marsala, guidati dal Maresciallo Michele Felaco, divisi in due pattuglie, una delle quali è riuscita ad intercettare il giovane proprio dinanzi l’ingresso della casa di riposo, mentre aveva ancora il respiro affannoso per la fuga appena conclusa.
Condotto in caserma per le formalità di rito, il cittadino somalo è stato tratto in arresto e ristretto nelle camere di sicurezza della caserma “Villa Araba” in attesa dell’udienza di convalida e del rito direttissimo, che si è svolto ieri mattina dinanzi al Tribunale di Marsala.
Convalidato l’arresto operato dai Carabinieri, Ahmed Abi è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Marsala: atteso il suo stato di richiedente asilo, dunque, a breve verrà trasferito presso un’altra struttura della provincia affinché si possa dare corso alla decisione dell’Autorità Giudiziaria lilybetana.