E' cominciato a Palermo il processo in Corte d'Assise di Appello per Antonio Inandela, il giovane operaio di 33 anni accusato dell'omicidio dell'anziano sacerdot Michele De Stefano e, e condannato in primo grado a trenta anni I tempi del processo di primo grado sono stati molto veloci, avendo scelto l'imputato la via dell'abbreviato, e probabilmente altrettanto veloce sarà l'Appello. Incandela fu incastrato dalle riprese di una videocamera dello sportello Bancomat della Poste di Fulgatore che lo riprese mentre utilizzava il bancomat del sacerdote dopo il suo omicidio. E confessò durante l'interrogatorio dicendo che voleva solo farlo spaventare. In realtà lo massacrò con un asse di legno nel sonno, nella canonica della piccola chiesetta del borgo di Ummari. L'arma del delitto non mai stata ritrovata.