Eseguito ieri dalla Guardia di Finanza di Trapani un maxi sequestro nei confronti di Marcello Tumminia, 52 anni, palermitano, e dei suoi familiari. Tumminia, proprietario di una gioielleria in pieno centro storico a Trapani, nel 2010 fu coinvolto nell’operazione “Golden Award”, condannato, nel 90, per ricettazione, bancarotta fraudolenta e infine nel 2010 condannato per associazione a delinquere finalizzata a commettere truffe, usura, ricettazione, violazione delle norme in materia creditizia, estorsione, favoreggiamento e simulazione di reato. La sua gioielleria era diventata luogo di incontro per summit con la criminalità organizzata, a disposizione un attiguo locale. Il sequestro, di natura preventiva, è stato disposto dal Tribunale delle misure di prevenzione di Trapani, su richiesta della Procura della Repubblica di Trapani che nei confronti di Tumminia ha richiesto l’applicazione della sorveglianza speciale. Secondo le indagini della Guardia di Finanza “un locale attiguo alla gioielleria sarebbe stato messo a disposizione di summit criminosi. L’organizzazione capeggiata aveva diverse ramificazioni anche a Marsala, Castelvetrano e Napoli”. Tumminia risulta avere avuto forti rapporti con mafiosi alcamesi. Il sequestro, di natura ingente, riguarda la gioielleria , beni immobili, conti correnti, automobili, abitazioni ad Erice, San Vito Lo Capo. Già nel 2010, nel corso dell'indagine, furono sequestrati oltre 100 chili di oro e pietre preziose, titoli di credito per circa 950 mila euro, denaro contante per circa 170 mila euro, nonchè 2 pistole e 1000 cartucce calibro 22 irregolarmente detenute.