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04/12/2014 06:35:00

Marsala, bilancio a rilento. Nulla di fatto col Piano opere pubbliche. E' tempo di precari

 E' un libro sogni il Piano Triennale Opere pubbliche per Marsala, come per altri comuni. Interventi di manutenzione straordinaria, opere cominciate da completare, altre che dovrebbero riqualificare parti della città. Un Piano che anche ieri non è stato approvato dal consiglio comunale di Marsala. Viene meno il numero legale, ci si dorme su una notte, e via, rimandato ad oggi. Piano piano, la marcia verso l'approvazione del bilancio di previsione continua. Con un occhio ai documenti e l'altro al calendario. Perchè dalla Regione hanno già nominato il commissario ad acta che sostituirà il consiglio comunale se non dovessero approvare entro il 28 dicembre il bilancio di previsione.
Calma piatta a Sala delle Lapidi, con i consiglieri che si sentono svuotati dai loro poteri. Quest'anno non ci sono stradelle da far asfaltare agli amici, non si prevedono contributi a pioggia, e regalini vari. C'è rassegnazione davanti alle imposizioni che arrivano da Palermo e da Roma, e qualcuno potrebbe dire anche da Bruxelles. Ma questi sono ragionamenti più grandi di loro, dei 20 consiglieri su 30 che ieri ascoltavano il dirigente Gianfranco D'Orazio elencare i punti del Piano triennale opere pubbliche. L'elenco delle cose da fare, e che non verranno fatte. Come vari interventi di manutenzione straordinarie di strade e marciapiedi per un importo di 640 mila euro che trovano copertura finanziaria dalla vendita dei beni immobili comunali. Eccola qui, la parola “dismissione”. Un sogno del vecchio consiglio comunale per fare cassa, una roba che si insegue da anni, che serve solo per far quadrare i conti. Con i beni che sono sempre lì, al loro posto, di proprietà del Comune. Nessuno li vuole, al Comune sta bene così. Nel piano sono previsti anche 55 mila euro per la “validazione” tecnica del progetto di messa in sicurezza del porto di Marsala, quello pubblico. Questi si aggiungono ad altri 50 mila già messi in conto. E pazienza se magari il porto caro all'ex sindaco Giulia Adamo, dal costo di 50 milioni di euro, si è arenato. Nel piano anche la manutenzione delle scuole per 450 mila euro, che dovrebbero arrivare da Roma. Nel piano ci sono lavori già in corso, e altri per cui si sta definendo l'iter. Alla fine si è deciso di allegare al Piano un emendamento presentato da Enzo Russo, e il tutto verrà discusso oggi.
L'impressione, però, è che pochi consiglieri vogliono sporcarsi le mani con un bilancio che non lascerà molti sorrisi, in vista della campagna elettorale. Ieri, a proposito di consenso, si è parlato anche di precari del Comune. Sono circa 300 i contrattisti. E sono tutti d'accordo che si devono stabilizzare. Sì, ma chi? Come? “Dobbiamo cominciare a mettere in moto l'iter per la stabilizzazione o tempo che gli spazi assunzionali andranno a diminuire” ha detto Nicola Fici in aula”. Poi si è sceso un po' in tecnicismi, con i dirigenti Fiocca e Scialabba. In sostanza per la stabilizzazione dei precari lo Stato detta, in base a quanto solido è economicamente l'Ente, i cosiddetti spazi assunzionali, calcolati in base ai pensionamenti. Il Comune di Marsala ha uno spazio di un milione di euro, metà per la stabilizzazione per i contrattisti, metà per concorsi pubblici esterni. Ebbene nel corso del prossimo triennio si può stabilizzare solo il 10% del personale precario. Quindi 26 persone se si fanno contratti da 24 ore settimanali, o 35 se si fanno contratti da 18 ore. Poi nel 2015 sono previsti, tra questo personale, il pensionamento di 8 persone, e nel 2016 saranno 12. Si liberano posti. Resta da decidere chi stabilizzare. Ecco la rogna.