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07/12/2014 03:35:00

Il Pd al Senato salva Papania dalle intercettazioni. La nota di Alcamo Bene Comune

 ABC - Alcamo Bene Comune esprime il proprio disappunto in merito alla recente decisione del Senato sull’utilizzo delle intercettazioni riguardanti l’ex senatore Antonino Papania, accusato di corruzione: i senatori, anche quelli del PD, hanno infatti stabilito, con una votazione in aula, di rinviare nuovamente gli atti alla giunta per le autorizzazioni, che aveva già espresso parere favorevole.

Sembra che il PD, partito di maggioranza sia in aula che in giunta, abbia cambiato idea a distanza di pochi giorni; comportamento quantomeno incoerente, in un partito che ha la pretesa di “cambiare verso all’Italia”, ma che poi non ha la forza di fare pulizia al suo interno, anzi difende i vecchi schemi di potere e protegge a oltranza quegli stessi politici, definiti “impresentabili” persino dalla commissione di garanzia del partito.

Negare l’autorizzazione alle intercettazioni significa ancora una volta affermare il potere della “casta”; dimostrare che quella volontà di cambiamento, tanto sbandierata a parole e smentita subito dopo dai fatti, è un mero espediente elettorale; invece di fare chiarezza, affidando alla magistratura tutti gli strumenti necessari alle indagini, si insabbia, si nega il diritto dei cittadini di conoscere la verità.

In particolare in questa vicenda giudiziaria, le incongruenze e le ambiguità del PD a livello nazionale - come accaduto di recente al comune di Roma - si riverberano inevitabilmente sull’amministrazione locale. Pertanto è lecito chiedersi che posizione assumerà il PD alcamese, se cioè intende veramente dare il via a un nuovo corso al suo interno. Finora, a giudicare dalle scelte e dagli atteggiamenti assunti negli scorsi giorni in Consiglio Comunale, non sembra che il PD alcamese sia riuscito ad affrancarsi da certe logiche spartitorie da prima repubblica, che certamente nulla hanno a che fare con la ricerca del Bene Comune e con gli interessi dei cittadini. L’aspirazione ad una politica onesta e trasparente, ancora una volta, sembra soltanto uno slogan elettorale.

ALCAMO BENE COMUNE