Crolla il prezzo del petrolio, e continuerà a diminuire dicono gli esperti. Si arriverà a 40-50 dollari al barile per l’oro nero. Cala anche il prezzo del carburante raggiungendo prezzi che non si vedevano da tre anni. In media in Italia per la benzina si è scesi sotto la soglia psicologica di 1,60 euro al litro. Non accadeva, esattamente, dal dicembre 2011. Ma il prezzo del carburante in Sicilia resta sempre più alto rispetto alle altre regioni. Nonostante qui si raffina il 40% del fabbisogno nazionale di petrolio. Nelle regioni del Nord Italia però i prezzi sono minori, dove il prezzo del gasolio, ad esempio, è arrivato sotto 1,40 euro al litro.
C’è da dire che mentre il costo del petrolio scende inesorabilmente, per il carburante, c’è sì una diminuzione, ma non è proprio proporzionata. Il prodotto italiano infatti è fortemente condizionato dalle accise sul carburante. Le tasse, che non permettono ai distributori margini eccessivi per applicare ribassi. La crisi economica, poi, paradossalmente non favorisce il ribasso. Perchè circola meno merce, in Sicilia, meno mezzi, meno produzione, rispetto agli altri paesi, e questo significa anche meno carburante venduto rispetto alla media europea. Ogni distributore siciliano vende in media 850 mila litri l’anno, la media europea è invece di 3 milioni a distributore. Questo non procura un ribasso rilevante. Poi la Sicilia non è provvista di molte pompe “bianche”, ossia associate a compagnie petrolifere, rispetto al nord Italia. La maggior parte dei distributori dell’Isola sono associati ai marchi, e sono loro che fanno il prezzo. Nel nord sono nati invece molti distributori indipendenti, che acquistano il carburante all’estero e lo rivendono a un prezzo minore. Lavoro che si può fare attraverso centri di stoccaggio sulla costa che in Sicilia non ci sono per poter acquistare il carburante all’estero. Così si è costretti a comprare sostanzialmente dai tre colossi «Il prezzo di acquisto non lo stabiliamo noi, sono le compagnie che fanno il prezzo Eni, da Lukoil ed Esso. Non proprio un libero mercato.
In provincia di Trapani, invece, com’è la situazione di benzina e diesel. Abbiamo fatto il solito paragone tra le due maggiori città, Marsala e Trapani. Ed è ormai assodato che Marsala ha un costo più alto del resto della provincia.
BENZINA. A Trapani costa meno che a Marsala, e questo è un dato noto da tempo. Per la benzina ad esempio i distributori del capoluogo applicano un prezzo che, secondo l’ultimo monitoraggio del 12 dicembre, oscilla tra 1,509 e 1,749 euro al litro. I prezzi cambiano in base alla modalità del rifornimento, se self da chiuso, o servito. La benzina a Trapani è più economica all’Ip sullo Scorrimento Villa Rosina, con servizio Self da chiuso: 1,509 euro al litro. Comunque in città in media il prezzo è tra 1,520 e 1,590.
Più cara, dicevamo, a Marsala, dove oscilla tra 1,509 e 1,804. Il prezzo più basso è all’Erg di via Dante Alighieri, 1,509. Sono eccezioni, perchè la maggior parte dei distributori marsalesi vende la benzina oltre 1,580 euro al litro, e comunque sempre con servizio Self, con buona parte dei rifornimenti con la benzina segnata oltre l’euro e 60 centesimi al litro.
DIESEL.
Il monitoraggio sul costo del diesel non vede grossi sbalzi a Trapani. Si conferma, in sostanza, una città in cui è possibile far rifornimento, quasi ovunque, a prezzi uniformati. Si oscilla da 1,414 euro al litro a 1,565. Ma la maggior parte dei distributori si mantiene sotto l’euro e 50 al litro, in media siamo su 1,450 euro al litro. Rari i casi in cui si arriva oltre l’euro e 50. Anche per il diesel il più economico è il distributore Ip sullo Scorrimento Villa Rosina.
Diversa la situazione a Marsala, dove il prezzo del diesel oscilla tra 1,409 euro al litro e 1,646. Si segnala l’Erg di via Dante Alighieri che vende il diesel a 1,409 al litro. In media il prezzo del diesel a Marsala supera l’euro e 50 al litro, arrivando a sforare 1,60 euro in alcune pompe.