Sicilia e turismo. Nuovo assessore, nuovo piano, nuove buone intenzioni. L'assessore Cleo Li Calzi ha varato le nuove politiche di sviluppo per il settore "penalizzato da una governance inadeguata", con una cabina di regia per ottimizzare al meglio l'utilizzo dei fondi. Le linee programmatiche del piano strategico dello sviluppo turistico 2014-2020 sono molto importanti in quanto si tratterà, con tutta probabilità, dell’ultima programmazione che beneficierà dei fondi europei destinati alle aree “Obiettivo uno”.
I cinque punti del piano? Eccoli.
1. Le imprese turistiche, in particolare quelle che operano nel settore dell'ospitalità, devono avere le condizioni per rinnovare, innovare ed investire.
2. È necessario potenziare l'accessibilità ai mercati e favorire l'emergere di imprese medie e reti di piccole imprese. Migliorare gli aeroporti.
3. Beneficiare della reputazione positiva che la Sicilia ha acquisito in termini di prodotti legati a l'enogastronomia, letteratura, cinema e tv, smussando le percezioni negative legate all'inaffidabilità dei servizi e delle infrastrutture.
4. È opportuno cogliere la domanda di diversificazione di prodotti turistici (cultura, benessere e scoperta del territorio).
5. Riqualificare i luoghi pubblici.
“Mi piace pensare – dice Cleo Li Calzi che siamo qui a presentare le politiche di sviluppo per la Regione nel suo insieme. Vogliamo avviare una fase innovativa, per questo c’è bisogno di confronto tanto con il partenariato sociale ed economico, quanto con gli altri assessorati, per imprimere nel sistema un congruo cambiamento delle regole. Non parleremo dunque di fondi stanziati unicamente per il turismo, finalmente parliamo di sinergie con le altre parti della giunta, dai Beni culturali, direttamente collegati al mio assessorato, alle Attività produttive, all’Agricoltura, alle infrastrutture. Sui mercati internazionali ci va la Sicilia, non un singolo assessorato o un singolo territorio”.
Una programmazione a lungo termine, dunque, che avrà anche riscontri nel medio, vista la necessità di presentare un piano triennale 2015-2017 che servirà, come conferma lo stesso assessore, “a testare le possibilità e tracciare la rotta”. Programmi che si avvaleranno della partecipazione attiva del partenariato, che potrà proporre degli emendamenti, che saranno poi selezionati e discussi in giunta, direttamente sul sito istituzionale, su cui si trova già una sintesi del piano strategico.
Molto forte, tra i propositi della Li Calzi, l’elemento di rottura con il passato: “Le attuali forme di governance – spiega l’assessore – si sono dimostrate nel tempo inefficaci, ne servono di nuove, che saranno ridisegnate a partire dalle linee strategiche come Gal e Gac. Per fare ciò ci baseremo su altri indicatori che prescindano dall’affluenza dei turisti. Sarà una totale rilettura dei dati. Bisogna riscrivere le regole, non i progetti – continua la Li Calzi – Regole che tengano conto di tutti i fattori per rafforzare il ruolo del turismo”.
All’assessore al Turismo fa eco il collega con delega ai Beni culturali, Antonio Purpura: “Territorio e ambiente – dice – devono essere fabbriche di prodotti ambientali e culturali, fondamentali per la vendita del turismo in Sicilia. I Distretti turistici, ad esempio, sono un’esperienza largamente insoddisfacente, dovrebbero essere luogo di programmazione per la spendibilità del territorio, ma così non è stato. Per questo – conclude Purpura – concentreremo meglio le risorse, partendo dai nostri punti di forza come i siti tutelati dall’Unesco, per creare dei veri attrattori e non disperdere fondi. Non tutti i territori, d’altra parte, possono fare attrazione turistica, occorre gerarchizzare gli obiettivi e lo faremo grazie a questa, che più che una sinergia tra assessorati sarà una simbiosi”.
La bozza presentata non è ancora un piano ”condiviso e fatto proprio dalla giunta” ma, appunto, una stesura provvisoria, una sorta di linea guida strutturata. Un documento da 300 pagine con una sintesi da 12 pagine ed un form già disponibili al confronto su internet. L’idea è quella che il form venga utilizzato dagli operatori del settore e da chiunque abbia interesse ed idee per proporre modifiche, miglioramenti, integrazioni alla bozza.
Un processo che andrà avanti da oggi fino al 20 gennaio per poi portare in giunta il piano integrato e condiviso nel mese di febbraio.
“L’idea è proprio quella dello sviluppo condiviso dell’intero sistema. Già oggi Turismo e beni Culturali parlano la medesima lingua ed agiscono in perfetta sinergia superando il gap mostrano negli anni passati. Il sistema della condivisione è il nostro metodo”
Per la promozione del piano è nato anche un hashtag per il confronto sui social network #turismosicilia2020. Il piano è consultabile per intero a sul sito dell’assessorato regionale al Turismo.