E' il giorno della verità per il Pd di Marsala. La direzione del partito è convocata oggi per dare una svolta alla lunga fase pre - elettorale di questi mesi. I democratici vogliono e devono fare sul serio. Guidati dal loro segretario, Alberto Di Girolamo, oggi si confronteranno per decidere insieme con quale coalizione andranno al voto e se si faranno le primarie. Finalmente, per gli elettori, un po' di chiarezza. Circa gli alleati, sono stati in tanti a bussare alla porta del Pd in questi mesi, dato che il partito ha preso alle Europee il 40% ed è il vincitore annunciato della prossima tornata elettorale. La segreteria di Di Girolamo ha le idee chiare: le alleanze si fanno nel centrosinistra, con chi già sostiene alla Regione il governo Crocetta, ma non con chi ha fatto parte dell'Amministrazione dell'ex Sindaco Giulia Adamo, che il Pd prima ha sostenuto e adesso ripudia. Quindi si al Psi di Nino Oddo (punta ad ottenere tre consiglieri, dice), si all'Udc di Turano e Sinacori (tutta da rifondare dopo il ciclone Adamo), no ad Articolo 4, perchè il leader locale, Enzo Sturiano, è accusato, da presidente del consiglio comunale, di essere stato fiancheggiatore della Giunta Adamo. Ma senza Sturiano si vince lo stesso? E' la domanda che si fanno in tanti, dato che si tratta di una persona, e di un gruppo, che a Marsala riesce a "muovere" migliaia di voti. E' su questo che ci sono i primi distinguo nel partito. Aprire le porte a Sturiano significherebbe rafforzare la coalizione, ma anche dover confrontarsi con un potenziale candidato Sindaco, invece il Pd non vuole cedere la poltrona. Questo almeno a Marsala, poi non sappiamo che tipo di trattative portano avanti a Palermo o a Trapani. Per avere le spalle coperte Di Girolamo ha invitato alla riunione di oggi il segretario provinciale del Pd, Marco Campagna, e il segretario regionale, Fausto Raciti. "Anche loro - dice Di Girolamo - devono toccare con mano quanto avviene a Marsala". E, soprattutto, non si devono nascondere dietro un dito. Per chiudere il discorso sulle alleanze, c'è il si a Futuro per Marsala, perchè Massimo Grillo si è riavvicinato al Pd dopo le dimissioni di Giulia Adamo, e c'è il no a Pino Ferrantelli, che vuole rifare a Marsala la Dc.
Nella migliore delle ipotesi, se tutto dovesse filare liscio, il Pd oggi potrebbe anche indicare il candidato sindaco - l'indiziato numero uno è Albero Di Girolamo. Ciò potrebbe accadere se la direzione, dovesse prendere atto della voglia del segretario di candidarsi (bisogna anche raccogliere un certo numero di firme a sostegno) e non ci dovessero essere candidature alternative (Anna Maria Angileri?). Se così non fosse, in caso di più candidati, per statuto, bisognerebbe convocare, non oltre la fine di Febbraio, le elezioni primarie, aperte a tutta la cittadinanza.
Ma in realtà sta circolando da alcuni giorni un documento che sembrerebbe mettere alle strette il segretario Alberto Di Girolamo, e la sua strategia. Un documento che ha ome ideatori l'area ex Ds del Pd,e la "corrente" vicina ad Antonio Parrinello, e che è stato firmato, tra gli altri dal consigliere Mario Rodriquez. Secondo alcune fonti interne al Pd marsalese, il gruppo punta alla candidatura a Sindaco di Luigi Giacalone, uomo della Cna (garante, tra le altre cose, della piccola lobby dei panettieri a Marsala) dell'area "consociativa" del Pd, vicepresidente della Camera di Commercio di Trapani dove regna, incontrastato, Pino Pace. Il documento - scritto in puro politichese - non dice nulla, ma tra le righe prende come grimaldello per scardinare la segreteria di Di Girolamo la strategia delle alleanze fin qui impostata. Lo potete leggere cliccando qui.