Guardate le immagini, dicono molte cose. Guardate le foto che arrivano dalla provincia di Palermo. Chilometri di sacchetti della spazzatura, di rifiuti abbandonati ai bordi delle strade. Siamo a Carini, dove anche dall’autostrada che porta a Palermo è possibile vedere il cumulo di rifiuti. E’ il simbolo della perenne emergenza rifiuti in Sicilia. Il simbolo di una gestione dei rifiuti inefficiente e criminale in Sicilia. Tante falle di un sistema marcio, quanto, e anche più, di quei sacchi che stazionano per giorni e giorni per strada. Certo anche noi, anche i siciliani ci mettono del proprio. E non bisogna andare tanto lontano per rendersene conto. Non bisogna andare a Carini, a Palermo. Fate un giro per Marsala. Qui, dove l’emergenza rifiuti, pare, sia finita da settimane, con la decisione di conferire a Catania, in attesa che si riattivi la discarica di Siculiana, nell’Agrigentino. Fate un giro per le zone di Strasatti, di Scacciaiazzo, Santo Padre delle Perriere, Bufalata, Paolini, la zona artigianale. Percorrete qualche provinciale, imboccate una strada secondaria, e “ammirate” le piccole discariche a cielo aperto frutto dell’inciviltà dei marsalesi.
Ci sono quelli che gettano i rifiuti davanti casa non rispettando gli orari di raccolta stabiliti da Aimeri. Ci sono quelli che vanno a gettare nel mucchio delle isole ecologiche senza differenziare. Ci sono quelli che di notte scaricano dove capita, in posti nascosti della vasta periferia della città. Poi c’è chi si ingegna. Chi sfrutta, in modo vergognoso, la conformazione del territorio.
Guardate questa foto. E’ una piccola cava, si trova a Marsala, in un terreno dietro contrada Amabilina. Sistematicamente, questa cava che è piccola, è più un fosso, viene riempita con rifiuti di ogni tipo. Chi conosce il posto sa dove si trova. Arriva sul posto, scarica dentro quello che può. Appena la cava è colma di rifiuti qualcuno gli dà fuoco, brucia tutto, nel cuore della notte, con il fumo che invade la zona. La cava, dopo un primo intervento dei vigili del fuoco è stata recintata. Ma non è servito a far desistere gli inquinatori abituali. La cava si è di nuovo colmata ed è stata data nuovamente a fuoco.
Il caso è esemplare di una concezione del territorio, di come viene inquinato l’ambiente a Marsala. Ma è così in tutte le città. Da Marsala, a Trapani a Mazara.
Qui l’amministrazione comunale è stata costretta a varare un bandoper la riqualificazione ambientale di discariche a cielo aperto, attraverso l’aggiudicazione di uno specifico servizio di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti pericolosi e non. Il budget messo a disposizione dall’Amministrazione per questo primo piano di interventi di bonifica ambientale è di € 15.000,00 Iva inclusa. Non si esclude che tale voce in bilancio possa essere ampliata man mano che i fondi a disposizione finiscono.
“Attueremo a breve un primo piano di bonifica ambientale rimuovendo rifiuti pericolosi, quali eternit ed altro materiale, che ignoti hanno abbandonato in diverse aree del nostro territorio”.Lo dichiara il Vice Sindaco ed Assessore ai Lavori Pubblici Silvano Bonanno annunciando che è stato pubblicato all’albo pretorio online un avviso pubblico, a firma del dirigente ing. Stefano Bonaiuto, per l’aggiudicazione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti pericolosi e non.