Una svolta nel caso dell'omicidio del tunisino Riadh Sratavvenuto a Mazara del Vallo il 10 giugno 2010. I carabinieri di Mazara hanno arrestato 5 persone ritenute responsabili dell'omicidio del cittadino extracomunitario trovato morto l'11 giugno 2010 in località Capofeto. A finire in manette 4 italiani e un tunisino. Si tratta di : Vincenzo Galia, marsalese di 51 anni, Giovan Vito Romeo, marsalese di 31 anni, Gisella Angileri, 29 anni di Marsala, Giovan Battista Mangiaracina, 36 anni palermitano residente a Mazara, Arafet Ibnmahjoub, tunisino di 33 anni residente a Mazara. L'omicidio, secondo quanto emerge dalle indagini, scaturisce da questioni legate al traffico di stupefacenti. La sera del 10 giugno 2010 i cinque avrebbero dato appuntamento a Srat e dopo una discussione contro di lui sono stati esplosi 5 colpi di fucile a canna mozza lasciandolo a terra privo di vita. Gli arresti di questa mattina sono stati disposti dal Gip di Marsala su richiesta della Procura. Questo il dettaglio dell'operazione nel comunicato dei Carabinieri.
Alle prime ore di questa mattina, militari del Comando Compagnia di Mazara del Vallo - N.O.R.M. hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Marsala, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di cinque persone (quattro italiani e un tunisino), poiché ritenute responsabili in concorso dell’omicidio del cittadino extracomunitario SRAT Riadh, commesso in data 10 giugno 2010 a Mazara del Vallo loc. Capo Feto.
L’indagine scaturisce dal rinvenimento, in data 11.06.2010, del cadavere del citato SRAT in località Capo Feto di Mazara del Vallo su segnalazione di un privato cittadino. Nella circostanza le indagini del NORM si sono immediatamente orientate verso luoghi e persone frequentati dalla vittima, al fine di poter determinare le abitudini della stessa. Tali accertamenti consentivano in particolare di inquadrare SRAT Riadh nell’ambito delinquenziale dello spaccio di sostanze stupefacenti, nonché di circoscrivere, grazie alle testimonianze di alcuni negozianti del luogo, la data e l’ora dell’omicidio (la sera del 10.06.2010).
L’attività investigativa condotta dal dipendente N.O.R.M. - Aliquota Operativa, anche attraverso attività di tipo tecnico (intercettazioni, accertamenti presso il R.I.S. di Messina) permetteva di ricostruire le dinamiche dell’azione omicidiaria, nonché il presumibile movente. Qui di seguito i nominativi degli stessi, attuali indagati e destinatari dell’Ordinanza di custodia cautelare in carcere:
GALIA Vincenzo, Cinquantunenne marsalese, ivi residente;
ROMEO Giovan Vito Trentunenne marsalese, ivi residente ;
ANGILERI Gisella,Ventinovenne marsalese, ivi residente ;
MANCIARACINA Giovan Battista, Trentaseienne palermitano, res. a Mazara del Vallo;
IBNMAHJOUB Arafet, Trentatreenne tunisino, res. a Mazara del Vallo.
La ricostruzione degli eventi ha permesso di stabilire che gli indagati avevano dato appuntamento allo SRAT proprio in località Capo Feto di Mazara del Vallo. Durante le fasi dell’incontro, a seguito di discussione tra la vittima e gli autori questi ultimi attingevano lo SRAT con n. 5 colpi di arma da fuoco al torace e al capo. Lo SRAT Riadh decedeva per “Arresto cardiocircolatorio dalle gravi lesioni cranio-encefalitiche e toraciche e determinate da colpi d’arma da fuoco a canna corta”.
Le ulteriori attività di indagine hanno consentito di inquadrare l’evento criminis da un lato nell’intenzione di volersi sbarazzare di uno scomodo concorrente nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, dall’altro in quella di voler risolvere una posizione debitoria di uno degli indagati nei confronti dello SRAT e riconducibile al medesimo contesto illecito della droga.
Inoltre, le attività tecniche svolte dal mese di giugno 2010 al mese di aprile 2011 permettevano di acquisire molteplici spunti investigativi circa l’importante circuito della droga nel comune di Mazara del Vallo: spunti che hanno portato all’arresto in flagranza di reato di 15 soggetti, nonché al sequestro complessivo di oltre 600 grammi di Eroina e 400 grammi di Hashish.
Il Tribunale di Marsala - Ufficio GIP, sulla scorta delle risultanze investigative dirette dalla Procura della Repubblica di Marsala e condotte dal dipendente N.O.R.M., emetteva nei confronti dei cinque indagati la misura della custodia cautelare in carcere, perché ritenuti responsabili tutti in concorso dell’omicidio di SRAT Rihad, condotta aggravata dall’aver agito con premeditazione, per motivi abbietti o futili (estinzione di debiti di droga e per liberarsi di un concorrente nell’attività di spaccio) e in circostanze di tempo e di luogo tali da ostacolare la pubblica e privata difesa (appuntamento serale in zona di campagna scarsamente abitata e illuminata).