Rimane ai “domiciliari” il 74enne marsalese arrestato lo scorso novembre con l’accusa di aver abusato sessualmente di una bambina che all’epoca dei fatti aveva appena sei anni. Il tribunale della libertà ha, infatti, rigettato l’istanza del suo legale, l’avvocato Nino Buffa, secondo il quale ‘’la perizia ginecologica non ha accertato abusi sessuali’’. Per il legale si sarebbe trattato solo di baci. Anche questi, però, vista l’età della piccola, configurano il reato di abusi sessuali. Davanti al gup Vito Marcello Saldino e al pm Nicola Scalabrini, l’anziano presunto orco aveva preferito avvalersi della facoltà di non rispondere, rischiando così, però, di aggravare la sua posizione agli occhi dei magistrati. Il nome dell’arrestato, che a quanto pare abita nella zona di Porticella, dove parecchi anni fa gestiva un negozio, non è stato divulgato dalla polizia per evitare che si possa giungere all’identificazione della vittima. Il 74enne è, infatti, parente (forse acquisito) della bambina. I fatti contestati risalgono a qualche anno fa. Non è stato, però, specificato quanti. Le indagini sul caso furono avviate a seguito di una segnalazione dell’insegnante della piccola che ha raccolto le sue confidenze. I presunti abusi sarebbero stati commessi quando la piccola veniva affidata all’anziano dai suoi genitori affinché vi badasse. Teatro dei fatti sarebbe stato il quartiere Amabilina. Dopo la segnalazione dell’insegnante, la piccola fu ascoltata nella stanza ‘’arcobaleno’’ della questura. Rivelazioni che avrebbero trovato successivamente riscontro, secondo gli investigatori, anche nelle consulenze di una psicologa e di una ginecologa. Per il 20 gennaio, intanto, è stato fissato un incidente probatorio davanti al giudice nel corso del quale sarà ascoltata la presunta vittima. Sarà anche nominato anche un medico per valutare le sue capacità psichiche.
ap