Giudicato “incapace di intendere e di volere”, il 46enne pregiudicato marsalese Girolamo Anastasi è stato assolto dal tribunale di Marsala dalle accuse di tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Con queste contestazioni, Anastasi era stato arrestato dalla polizia lo scorso settembre. La sentenza è stata emessa dal collegio giudicante presieduto dal giudice Sergio Gulotta sulla base dei risultati della perizia effettuata sull’imputato dallo psichiatra Maurizio Marguglio, secondo il quale Anastasi, seppur incapace, sarebbe comunque “socialmente pericoloso”. Per questo, all’uomo sono stati imposti alcuni obblighi. Come il divieto di uscire di casa dopo le 22 e un percorso di rieducazione della durata di un anno in una comunità terapeutica. Il pregiudicato fu arrestato dalla polizia subito dopo il tentativo di rapina ai danni del gestore (Paolo Rubino) di un distributore di carburanti di contrada Rakalia, minacciato con un coltello. Dopo il mancato colpo, Anastasi sarebbe fuggito con il suo ciclomotore, tornando a casa, dove lo hanno raggiunto gli agenti della squadra Volanti, contro i quali il pregiudicato si è scagliato brandendo un oggetto contundente. Ascoltato nel corso del processo, il benzinaio ha dichiarato che l’Anastasi, quando si presentò al distributore armato di coltello, gli sembrò in stato confusionale. A difendere Anastasi è stato l’avvocato Francesco La Vela, che nell’ultima udienza prima della sentenza ha depositato la perizia di parte redatta da un altro psichiatra, Lorenzo Messina, che sostanzialmente concorda con il perito del Tribunale.