Arriva a Trapani il Circo Orfei. E Rizzi, il giovane leader del Partito Animalista Europeo, non resta mica a guardare. Ad annunciare l’arrivo del circo Sandra Orfei Coliseum a Trapani, dove rimarrà dal 6 al 16 febbraio, sono centinaia di manifesti che tappezzano la città. Ma per gli animalisti, “non è certo che il debutto si farà”.
Non si tratta della solita protesta a difesa degli animali, quanto piuttosto la volontà di “vederci chiaro e fare in modo che la legge venga rispettata”.
A parlare è Enrico Rizzi, capo della segreteria nazionale del Partito Animalista Europeo, che questa mattina ha chiesto al sindaco di Trapani Vito Damiano, al comandante della Polizia Municipale Biagio De Biagio De Lio, ed al dirigente del Servizio veterinario del’Asp, Angelo Giudice, l’accesso immediato agli atti in possesso delle istituzioni per verificare la regolarità della documentazione prodotta dal circo e le autorizzazioni rilasciate dagli enti preposti.
Che si sia contrari o meno allo sfruttamento degli animali, bisogna sapere che non tutti i circhi sono in regola. Per montare i propri tendoni, infatti, i circhi necessitano di una serie di autorizzazioni sanitarie e comunali che non sempre hanno nel momento in cui inizia lo spettacolo.
Nella fattispecie, le carte necessarie, oltre a quelle relative al suolo pubblico o privato che il circo occuperà, sono il nulla osta del Comune in cui il circo arriva, il nulla osta del servizio veterinario dello stesso Comune, e l’idoneità prefettizia, che può essere rilasciata da qualsiasi prefettura d’Italia. In pratica si tratta di un documento che certifica la quantità degli animali in possesso del circo e la relativa specie, certificando l’idoneità e le condizioni degli ambienti dove gli stessi vengono tenuti, anche in considerazione della salute e dell’incolumità pubblica.
Proprio nel Trapanese – esattamente a Paceco – il circo Sandra Orfei Coliseum qualche tempo fa dovette sospendere il debutto perché l’autorizzazione prefettizia di cui disponeva non era più valida.
“A Paceco – racconta Rizzi – il circo arrivò dopo aver acquistato nuovi animali che non aveva mai dichiarato. Sarebbe bastato chiedere una nuova idoneità prefettizia, cosa che non avevano fatto”.
Per il capo della segreteria nazionale del Partito Animalista Europeo “non c’è abbastanza vigilanza da parte dei Comuni”. Tra l’altro, come conferma ancora Rizzi, “il Servizio veterinario dell’Asp di Trapani non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione da parte del circo che sta per arrivare in città. Tutto questo è un atto vergognoso ed inaccettabile – tuona Rizzi -. Attendo l’accesso agli atti, se non dovesse essere tutto in regola non esiteremo come Pae a bloccare il debutto“.