Il sindaco di Castellammare del Golfo, Nicola Coppola, paese di origine della famiglia Mattarella, non ha perso tempo. La foto del nuovo presidente della Repubblica è già appesa dietro la sua scrivania. Napolitano è stato rottamato in un lampo.
A Castellammare tutti conoscono la famiglia Mattarella.La città natale di Sergio Mattarella è Palermo e quella d'adozione Roma. Ma la famiglia arriva da Castellammare del Golfo ed è lì che sono sepolti il padre Bernardo, il fratello Piersanti, presidente della Regione ucciso dalla mafia a Palermo, in via Libertà nel 1980, e anche la moglie di Sergio, Marisa Chiazzese. Mattarella viene spesso a Castellammare a visitare la tomba della moglie.
Al Sindaco Coppola neanche sembra vero. Tant'è che è stato a Roma in questi giorni a seguire con "trepidante attesa" l'elezione di Mattarella. E già l'ufficio stampa del Comune di Castellammare si prodiga a mandare foto con il neo presidente della Repubblica. Per tutta la giornata di ieri Nicola Coppola ha ricevuto telefonate da tutti i sindaci del Trapanese e non solo. Tra esse anche quella del sindaco di Alcamo Sebastiano Bonventre, originario di Castellammare città della quale il padre è stato sindaco.
Mattarella ha anche una casa qui, una una villa in collina nella verde contrada di Fraginesi, non distante da Scopello dove trascorre alcuni periodi in estate ma sempre con grande riservatezza.
E siccome è festa, a Castellammare, vietato parlare di mafia, che in questo paese ha radici antiche. Prima della discesa dei Corleonesi, Castellammare del Golfo era la capitale della mafia trapanese, da qui partivano le navi cariche di droga verso l'America. E vietato anche parlare dei tanti incendi dolosi che si registrano in queste zone. L'ultimo proprio nella notte tra giovedì e venerdì. Un'auto è stata data alle fiamme in via Alberto Mario. Era la Fiat Punto di un disoccupato di 34 anni. Indagano polizia e carabinieri.
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Nelle foto accanto questo articolo ci sono il neo eletto Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Coppola ed il Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, il 1 novembre 2014, alla cerimonia al cimitero comunale, dove è stata posta una lapide in memoria di tutti gli immigrati vittime di naufragi.